Il Consorzio Agrario Piceno prosegue sulla linea del risanamento e riconferma la gran parte del Consiglio di Amministrazione uscente. Nel corso dell'assemblea svoltasi questa mattina nella sede del Cap di viale Indipendenza, la lista guidata dal presidente Giuseppe Mannocchi ha ottenuto oltre il 90% delle preferenze.

 

Il nuovo CdA del Consorzio è così composto da: Giuseppe Mannocchi (presidente uscente), Enzo Toscanelli (vicepresidente uscente), Franco Caucci, Angelo De Angelis, Giampiero Marzialetti,  Luigi Basocu, Giovambattista Mecozzi, Claudio Ilari, Giulio Saccuti, Silvio Abbruzzetti, Gianfranco Vagnoni, Luigi Buondi, Gabriele Basili, Nazzareno Alesiani, Mario Centanni. Per il Collegio sindacale sono stati scelti Giovanni Spinucci (presidente), Giorgio Bernabei e Francesco Fabiani, con Enrico Diomedi e Fulvio Giovannetti supplenti. Antonietta Carosi, Giuseppe Santalucia e Ado Siliquini costituiranno il Comitato dei probiviri. ILa prossima settimana il CdA sarà quindi chiamato a nominare il presidente.

 

Nel corso dei lavori, l'assemblea ha poi approvato all'unanimità il bilancio 2003. “Un bilancio che, pur chiudendo in passivo, ci ha visto proseguire nella difficile opera di risanamento, puntando da un lato sul recupero dell'economicità gestionale, dall'altro sulla qualità, con il potenziamento dei servizi per le imprese, come dimostrano l'apertura delle nuove strutture di Colli e Monte Urano – spiega il presidente uscente, Giuseppe Mannocchi –. La strada è ancora lunga ma, grazie anche a un apposito nuovo piano industriale, siamo convinti di potercela fare, dando una svolta decisiva in tempi brevi e restituendo al Cap un ruolo guida per l'agricoltura picena”.

 

“Occorre credere in questo settore – ha dichiarato da parte sua il sindaco di Ascoli, Piero Celani -, poiché la valorizzazione del territorio e delle sue produzioni può contribuire in maniera importante allo sviluppo economico”. “Il Consorzio Agrario è un valore per il mondo agricolo e non solo – gli ha fatto eco il presidente della Cciaa, Enio Gibellieri -; serve dunque che collaboriamo tutti assieme per dare risposte alle imprese”.