Secondo il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara “un argomento che interessa alla gente”. Secondo il sindaco di Grottammare Luigi Merli “il problema che ogni mattina rovina la giornata a chi deve raggiungere San Benedetto, da risolvere in primo luogo con un cambiamento culturale”.

 

L’argomento è quello delle infrastrutture, di cui si è parlato stamattina al seguitissimo convegno organizzato presso la sala consiliare del comune di San Benedetto dal gruppo DS alla Provincia di Ascoli, in particolare dal presidente della commissione infrastrutture ed ex presidente della stessa Provincia Pietro Colonnella (uno dei possibili candidati sindaco per il centrosinistra nel 2006) e dal capogruppo ed ex sindaco di Porto Sant’Elpidio Renato Vallesi. Titolo: “Le infrastrutture per San Benedetto e il Piceno territorio strategico del medio Adriatico”.

 

Da quando la Società Autostrade ha stanziato 1 miliardo e 750 milioni di euro per realizzare la terza corsia dell’A14 da Rimini a Pedaso (in realtà fino a Porto San Giorgio, per il problema delle gallerie), la principale preoccupazione politica nel Piceno è diventato proprio il tratto da Pedaso a San Benedetto, con prosecuzione fino a Giulianova, se non a Pescara (il raccordo tra la A24 Roma-L’Aquila e il casello A14 di Giulianova verrà completato entro un anno secondo il sindaco di Giulianova Claudio Ruffini).

 

Preoccupazione sintetizzata da Colonnella: “non possiamo diventare l’imbuto del corridoio adriatico”. La discussione oscilla quindi tra due ipotesi principali, già evocate durante i consigli provinciali aperti svolti a Porto Sant’Elpidio il 16 aprile e il 5 maggio scorso (l’assemblea aveva approvato un documento): un nuovo tracciato della A14 all’interno, tra le colline, o il potenziamento del trasporto pubblico.

 

No a nuove autostrade da parte del presidente della Provincia Massimo Rossi, il quale ha annunciato che entro l’anno la sua amministrazione conta di offrire uno sconto del 50% ai lavoratori sull’abbonamento ai mezzi pubblici e di realizzare una guida al trasporto pubblico locale, compresi i collegamenti a lungo percorso (p.e. autobus con destinazioni europee). Confermata l’intenzione di realizzare la metropolitana di superficie da Ascoli a Porto Sant’Elpidio, previa elettrificazione della linea Ascoli-San Benedetto e realizzazione di stazioni intermedie nei vari territori comunali.

 

“Il trasporto privato cresce in maniera esponenziale – ha poi aggiunto Merli – Realizzando nuove strade il problema della congestione delle strade si ripresenterebbe ogni dieci anni”. L’ing. Adolfo Marinangeli, della Provincia, ha fatto il punto su progettazione e lavori stradali su tutto il Piceno.

 

“Mediatore” il sindaco di Ancona Fabio Sturani (presidente dei comuni marchigiani presso l’Anci): “eviterei vecchie guerre tra infrastrutture autostradali e altri sistemi di mobilità. Abbiamo già chiesto al presidente della Regione Spacca di potenziare il trasporto locale, specie quello ferroviario. Abbiamo però bisogno di un progetto organico del sistema intermodale, collaborando anche con le nostre università. Non escluse neppure le autostrade informatiche”. Tema, quest’ultimo, affrontato da Sonia Massobrio, responsabile innovazione del comune di Ancona, già impegnata in progetti simili a Siena.

 

Urbanistica, università e viabilità. Sauro Moglie (presidente INU Marche) ha elogiato i contenuti della nuova legge regionale sull’urbanistica, che dovrebbe essere adottata a breve. Pippo Ciorra (architetto dell’Università di Camerino, sede di Ascoli) ha insistito sulla salvaguardia della qualità della vita nelle città. Sandro Mariani (presidente ordine degli architetti provincia di Ascoli) ha parlato di soluzioni per la viabilità già discusse in passato, per esempio il corridoio adriatico mai potenziato. Il prof. Gerardo Villanacci (diritto privato all’Università Politecnica delle Marche, Facoltà di economia di San Benedetto) ha parlato del contributo allo sviluppo dato dalla nuova sede universitaria a San Benedetto.

 

Il consigliere regionale Guido Castelli (membro dell’ufficio di presidenza) ha apprezzato come tutti la terza corsia dell’A14 (p.e. il sindaco di Porto Sant’Elpidio Mario Andrenacci), ma invitato a non ridurre il dibattito “tra banalità e utopia”.

 

Massimo Luciani (assessore alle politiche comunitarie del Comune di Pescara, intervenuto al posto del sindaco Luciano D’Alfonso) ha invitato a considerare il problema della viabilità nell’ambito dei rapporti con gli altri paesi del Mediterraneo e dell’allargamento dell’Europa.

 

Conclusione con panoramica sull’Italia da parte di Gian Maria Fara, all’insegna del pensiero della complessità: “esistono solo questioni complicate e complesse – ha detto – e le soluzioni devono essere all’altezza. Il paese attraversa una fase seria e delicata. Non servono gli “sloganisti” o gli “spottisti”, che in 30 secondi risolvono in televisione problemi come quello dell’immigrazione o della competitività”. Fara ha quindi contestato come “dissonante” il precedente intervento di Castelli: “tra banalità e utopia troppo semplice scegliere la banalità”.

 

Assenti l’assessore alla viabilità della Regione Marche Loredana Pistelli, il coordinatore infrastrutture della direzione nazionale DS Francesco Baldarelli, il presidente della Provincia di Teramo Ernino D’Agostino e il sindaco di Martinsicuro Nilde Maloni. Saluti in apertura anche dal segretario comunale DS a San Benedetto Felice Gregori e dal vicepresidente del consiglio regionale delle Marche Sandro Donati.