Attivato da un anno, ha già problemi di spazio. Il corso in “Economia, mercati e gestione d’impresa” dell’Università Politecnica delle Marche, sede di San Benedetto, ha avuto nel 2004/2005 circa 150 iscritti: “un risultato insperato, la sede che ci ha dato più soddisfazione negli ultimi anni”, dice il prof. Gerardo Villanacci, docente di diritto privato, a margine del convegno sulle infrastrutture cui ha preso parte sabato 4 giugno nella sala consiliare del comune di San Benedetto.

 

Villanacci ricorda inoltre le attività collaterali sviluppate dall’università durante il primo anno: il convegno sull’istituto giuridico dell’arbitrato nel giugno 2004 al Palacongressi o l’inaugurazione dell’anno accademico con la partecipazione del presidente della Corte Costituzionale, il sambenedettese prof. Piero Alberto Capotosti.

 

E la prossima: il convegno che si terrà il prossimo 10 giugno, venerdì, sulla riforma del diritto societario, con particolare riferimento al diritto fallimentare. Vi prenderà parte, tra gli altri, Bartolomeo Quatraro, presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Milano, tra i maggiori esperti italiani sul tema.

 

Luci ed ombre. I problemi logistici della Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” a San Benedetto sono un fatto. La sede provvisoria individuata dalla Provincia di Ascoli è la ex caserma dei carabinieri di via Pizzi. L’unica aula l’ex cinema don Bosco di fronte, annesso alla chiesa della Madonna della Marina, cattedrale della città. Sede e aula accuratamente riqualificati, ma pur sempre con spazi limitati per le attività universitarie.

 

“Per il 2005/2006 doveva essere pronta la nuova sede di via Mare a Porto d’Ascoli  ma è ormai evidente che si arriverà almeno al 2006/2007.”

 

“Molti docenti hanno affrontato sacrifici per essere a San Benedetto – riprende Villanacci – In un anno la presenza dell’università è già stata avvertita in città. Per esempio evitando che studenti e famiglie dovessero affrontare costi elevati per andare a studiare fuori sede. Sarebbe quindi opportuno intensificare i contatti con le istituzioni, comune, provincia e regione, per approntare nel più breve tempo possibile la nuova sede e fornirla degli spazi e dei servizi necessari. Ricevo costantemente molti ragazzi che chiedono informazioni sul nostro corso e per il prossimo anno prevediamo di raddoppiare gli iscritti. Dove faremo lezione?”