Nove colpi di mannaia al cranio per lui, due colpi per lei: cosi' sono stati uccisi l'avvocato teramano Libero Masi e la moglie Emanuela Cheli, trovati morti giovedi' mattina nella loro abitazione di Nereto

Per tutti e due la causa della morte e' l'emorragia cerebrale provocata dai fendenti. Lo ha accertato l'autopsia, durata complessivamente sei ore, eseguita questo pomeriggio nell'obitorio dell'ospedale di Giulianova. 

La morte risalirebbe a un'ora compresa tra l'una e le due della notte tra mercoledi' e giovedi' scorsi.

Dei nove colpi inferti all'avvocato Masi, tutti molto profondi, due lo hanno raggiunto al volto e sette nella parte posteriore della testa: di questi solo uno, nella zona parietale destra, e' quello risultato mortale.

La moglie ha ricevuto due colpi meno violenti, in grado comunque di determinare l'emorragia interna.

Secondo le risultanze dell'esame autoptico entrambi avrebbero sofferto.

Avrebbero cercato di difendersi, dal momento che sui loro corpi c'erano dei segni di colluttazione, e potrebbero essere stati colpiti con la mannaia alla testa quando erano gia' a terra.