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Agostini: “Una protesta che non posso accettare”

Porto San Giorgio | Il Sindaco risponde all’annuncio di ‘invasione pacifica’ del lungomare preannunciata dal comitato sorto nei giorni scorsi: “Non è mia abitudine confrontarmi con una sigla, di solito parlo con le persone.”

Avv. Andrea Agostini

"Apprendo dagli organi di stampa l'intenzione del sedicente Coordinamento per la difesa del territorio di effettuare quella che si definisce una "pacifica occupazione" del lungomare, prima iniziativa contro l'apertura estiva al traffico della strada litoranea. Leggo anche di definizioni sulla "sconsideratezza" delle scelte dell'Amministrazione comunale, e di intenti di "riappropriazione degli spazi pubblici". Vengo a sapere inoltre di essere additato come "sordo alle richieste e proteste che partono dal basso e difendono la qualità della vita". E' secca la risposta di Agostini a coloro che hanno promesso l'occupazione del lungomare Gramsci Domenica 15 Giugno.

"Fermo restando il pieno diritto di critica e dissenso, non posso accettare una protesta di questa risma. Premetto che essendo da sempre abituato al colloquio diretto, faccia a faccia con le persone, pratica che da amministratore sto perseguendo in ogni tematica e con chiunque, fatico a confrontarmi con una sigla dietro la quale non ho ancora il piacere di sapere chi sia celato. E' probabile che la sordità del Sindaco non sarebbe tale se i promotori del sedicente comitato avessero avuto la correttezza di presentarsi in Comune, dove sono presente tutti i giorni, prima di scegliere la via, sbrigativa, e posso assicurare poco redditizia, dell'attacco anonimo a mezzo stampa.

Il concetto di riappropriazione degli spazi pubblici, peraltro, avrebbe senso solo qualora quegli spazi fossero stati espropriati. Invece Porto San Giorgio è e resta dei Sangiorgesi, e questa Amministrazione si è orientata alla scelta del lungomare aperto non per vezzo, né tanto meno per pressioni di operatori balneari e gruppi di interesse, ma avvertendo con chiarezza il disagio di larga parte della cittadinanza di fronte al lungomare chiuso. Una cittadinanza che pur non condividendo la chiusura al traffico nel periodo estivo, non si è mai permessa "pacifiche invasioni" di veicoli sul lungomare. A chi ha poca memoria, è forse il caso di ricordare che la scelta del lungomare aperto al traffico non è certo estemporanea, ma assolutamente trasparente, chiaramente inserita nel programma elettorale che ha visto la mia coalizione ampiamente premiata dagli elettori.

Sconsiderata sarebbe quindi una brusca retromarcia su un programma esposto in tempi non sospetti alla cittadinanza. Sordo sarebbe un Sindaco pronto ad ascoltare un comitato senza volto a dispetto della maggioranza dei Sangiorgesi.

Tra l'altro, il sedicente comitato non si è forse accorto della situazione viaria di Via Nazario Sauro, dove il traffico è interrotto per via del crollo del campo da tennis. Chi ha a cuore la qualità della vita e dell'aria non si preoccupa del rischio che tutto il traffico veicolare vada a congestionarsi, in questa situazione di emergenza, nel centro cittadino? Oggi come oggi, il lungomare aperto è più che mai necessario e dovuto.

Non vorrei infine, ma temo sia così, che il Coordinamento per la difesa del territorio celasse dietro il suo nome qualche vecchia conoscenza della politica cittadina, già tagliata dalla precedente Amministrazione Brignocchi, incapace malgrado gli intenti di realizzare un proprio movimento politico alle ultime elezioni Amministrative. Devo però riconoscere l'intelligenza del comitato nella data scelta per la così detta "invasione pacifica". E' infatti ovvio, che alle ore 18 della terza domenica di giugno, il lungomare, nel suo tratto centrale, sarà particolarmente affollato; presenza massiccia che certo non si potrà considerare come un successo dell'iniziativa. Infatti, all'incontro pubblico organizzato dal Comitato l'altra sera alla Sala Imperatori (concessa dall'Amministrazione comunale, che evidentemente non ha intenzione di censurare nessuno) mi risulta sia intervenuto uno sparuto gruppetto di cittadini. Malgrado l'atteggiamento fino ad oggi inaccettabile del sedicente Coordinamento, rimango aperto al dialogo."

06/06/2008





        
  



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