Mario Baldassarri si presenta a Porto San Giorgio dopo una giornata massacrante che lo ha visto girare tra le province di Macerata e Fermo. Arriva al “David Palace” dopo un comizio a Visso “e – dice – ho anche perso una scommessa col mio autista che è riuscito a portarmi qui in meno di 45 minuti!”.

 

 

No, anzi, confidiamo sul buon senso civico degli elettori perché vadano a votare e votino Scaltritti. Di fatto è proprio lui che rappresenta l’equilibrio tra le due province, perché saprà assolvere sicuramente al meglio il difficile compito di traghettare la provincia verso la definitiva divisione.

 

 

Dovrà garantire una nascita sinergica di due province. La divisone sancita dal Parlamento Italiano, quindi legittima e giusta a mio avviso, dovrà paradossalmente diventare una somma. Per questo c’è bisogno di un presidente che abbia esperienza parlamentare e capacità di saper scegliere modelli di sviluppo che non siano ascolani o fermani, ma del territorio. Scaltritti è un uomo di grande esperienza e un gran lavoratore. Io sono sicuro che lui saprà fare benissimo.

 

 

Trovo che ci siano delle motivazioni storiche e culturali fortissime che, unite ad una forte autonomia economica del fermano, avrebbero sicuramente portato alla nascita di questo ente prima o poi. E, infatti, così è stato. E poi lo ha stabilito il Parlamento, credo che questo basti per far capire quanto sia giusto sancire la nascita della nuova provincia. Ora auspico che i due territori lavorino insieme, senza creare divisioni campanilistiche che non occorrono, anzi, danneggiano. Ascoli e Fermo devono trovare il modo di essere vicine su problematiche che non sono territorialmente diverse, penso alla pesca, la stessa calzatura, la crisi occupazionale e via dicendo.

 

 

Sicuramente, il problema infrastrutturale fermano è noto a tutti. Vede però, le strade sono carenti in tutte le Marche. Questa è una regione che è cresciuta con due gambe di diversa grandezza: una, quella dello sviluppo economico, si è allungata, grazie a Dio, a dismisura, ma l’altra, quella delle infrastrutture che accompagnano l’economia, è rimasta un moncherino. Questo ha portato anche dei grandi problemi a livello sociale: noi abbiamo località di montagna che si spopolano continuamente a fronte di un eccessiva popolosità della costa. Se invece avessimo avuto maggiori possibilità di mobilità, paradossalmente avremmo creato più staticità in queste zone dell’entroterra. Per quanto riguarda “Quadrilatero”, ora che ho trovato i fondi i DS dicono che in realtà i soldi non ci sono, oppure, qualcuno tra loro più “radical chic”, dice che il progetto era stato addirittura pensato da D’Alema e D’Ambrosio. Secondo me non ci stanno con la testa. Sul Fermano lei ha ragione: c’è stata una trascuratezza senza precedenti che parla da sola. Non c’è il casello di Porto Sant’Elpidio, la Mezzina è un’incompiuta e le industrie dell’entroterra si devono appoggiare su una statale ormai inadatta come la Faleriense. Ecco perché è ora di cambiare faccia al governo provinciale, per questo invito tutti i cittadini fermani ad andare a votare e votare Scaltritti.

 

 

E’ una gioia incredibile. Finalmente le Marche saranno collegate a Roma, in modo veloce e comodo. “Quadrilatero” è una delle prime opere strategiche nazionali ed europee. Questo è il futuro dell’Europa, ed è proprio l’Europa che ci chiede di cambiare e migliorarci.