Come potrebbe essere altrimenti con una tassazione ufficiale al 42,8% e reale superiore al 50%? Se poi aggiungiamo lacci e laccioli, anzi, funi e macigni propri del Belpaese . . . Ne cito solo due, oltre alla tassazione:

Abolizione della riforma costituzionale e Riforma della riforma delle pensioni (il famoso "Scalone").

Riforma Costituzionale. Il governo Berlusconi aveva riformato la Costituzione per garantire la governabilità e ridurre i costi della "Casta". Il centro sinistra ha abolito la riforma a mezzo referendum. Salvo lamentare l'ingovernabilità, dandone la colpa alla legge elettorale. La verità vera è che le due coalizioni hanno pareggiato. Forse. Vedi il filmato di Paolo Rajo (Udeur) a Sidney e pubblicato su www.repubblica.it. Con pochi voti, con i ricatti del partitini e con questa Costituzione (scarso potere al Premier e bicameralismo perfetto) non si governa. Infatti, il governo è bloccato e non decide su TAV, rigassificatori, riforma delle pensioni (scalone), legge elettorale, ecc. Anche il Governo Berlusconi subiva ricatti. Nonostante Follini (oggi nel Pd), il governo Berlusconi riformò pensioni, scuola, Costituzione, ecc. Molte riforme erano buone. Altre meno. O da perfezionale. Vedi riforma elettorale. Ma quel governo decideva. L'attuale governo è paralizzato. Motivi? Inutile ripeterli. La legge elettorale va rivista, introducendo preferenze e sbarramento (al 5%, almeno). Ma ogni riforma è inutile, se non si eliminano i brogli. Vedi filmato di Sydney, punta dell'iceberg. Insomma, occorre essere democratici di fatto, non di nome.

Riforma delle pensioni. Il governo vuole cancellare anche la riforma delle pensioni (il famoso "Scalone"). La riforma Maroni (operativa da gennaio 2008) è indispensabile. Lo dicono UE (Unione Europea) e FMI (Fondo Monetario Internazionale). Lo affermano anche esponenti del governo e della maggioranza: Francesco Rutelli, Piero Fassino, Antonio Polito, Lamberto Dini, Daniele Capezzone e molti altri. Persino Massimo D'Alema. Venerdì 6 giugno, alla festa dell'Unità di Roma ha affermato che «la sinistra non pensa al domani» e «racconta favole. Abolire lo scalone è sbagliato ed ha un costo insostenibile: 65 miliardi (126mila miliardi di lire) in dieci anni». D'Alema dixit. Presidente DS, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri. Aggiungo che lo "Scalone" riguarda 127.000 persone: 87.000 lavoratori dipendenti e 40.000 lavoratori autonomi in tre anni. In media, 29.000 e 13.000 l'anno. Meglio che i "Riformisti" (Riformisti?) evitino di squalificarsi e dicano agli italiani: "Noi non l'avremmo fatta così. Ma ormai c'è ed è valida". La sinistra massimalista e comunista dica agli interessati: "Prendetevela con Maroni e Berlusconi che hanno avuto il coraggio di vararla". Amen.

Conclusione. Cancellando cose buone o, quantomeno, utili, non solo si danneggia l'Italia e gli Italiani, ma si perde tempo e si deteriorano i rapporti tra maggioranza ed opposizione. Infine, si trascurano cose veramente essenziali. Ne cito solo due.

Primo. Gli invalidi civili (centinaia di migliaia), prendono 253 euro al mese di pensione. 8,43 euro al giorno! Tale importo non verrà aumentato dal Governo Prodi. Esattamente come fece, sbagliando, il governo Berlusconi, quando portò le pensioni minime a 516 euro. Pensioni civili escluse, appunto.

Secondo. Noi, italiani, stiamo perdendo la nostra identità di popolo occidentale e cristiano. Nel disinteresse generale di noi Cittadini. Col beneplacito del governo. Vedi il disinteresse per la blasfemia e le oscenità (Crocifisso distrutto, mostra a Bologna con la Madonna che piange sperma, mostra gay a Milano, ecc.) e per Padre Giancarlo Bossi, sequestrato nelle Filippine il 10 giugno. E' inammissibile che debba essere Magdi Allam, egiziano e musulmano, a ricordarci la nostra identità. Occidentale e Cristiana. Che Dio ce la mandi buona.

*segretarionazionale@movimentoelia.org.