La critica, venuta da più parti, circa l’eccessivo ammontare dell’avanzo di amministrazione 2004, appare infondata se si va ad esaminare bene la composizione dell’avanzo stesso: occorre innanzitutto precisare che l’avanzo del 2004 è di circa € 1.319.000 e non, come sostenuto da alcuni consiglieri di opposizione, di € 2.032.000 poiché, come è ben spiegato nella relazione tecnica allegata al bilancio consuntivo, una somma pari a  € 713.000 circa,  non è stata applicata perché posta a copertura di crediti non ancora liquidi. Poco più del 20% di € 1.319.000 è stato determinato da maggiori entrate accertate a titolo di addizionale comunale Irpef  sulla quale l’ente comunale non ha poteri di programmazione, di controllo e di riscossione.

 

Un altro 35% circa dell’avanzo di amministrazione deriva dal recupero di risorse stanziate fin dal 1998 e che non sono state utilizzate fino ad oggi. In sintesi dunque, l’avanzo di amministrazione di competenza 2004 è pari a circa l’1% delle entrate e ciò non ci sembra affatto “scandaloso”. Occorre inoltre precisare che se consideriamo gli avanzi di amministrazione degli anni che vanno dal 1999 al 2004, quello di questo anno, per dimensioni, è il terzo risultato avendo avuto avanzi maggiori negli anni 2001 e 2003 sui quali però nessuno ha avuto da ridire circa il eccessivo ammontare; viene legittimo quindi sospettare che qualcuno voglia strumentalizzare l’avanzo 2004 in funzione delle prossime elezioni amministrative che si terranno nella prossima primavera.

 

Per quanto riguarda gli scostamenti tra bilancio di previsione e consuntivo 2004 occorre dire che le maggiori differenze sono relative alle entrate e alle uscite per investimenti; ma queste sono voci che vanno valutate tenendo presente un arco temporale ultrannuale; dal lato del bilancio corrente invece i maggiori scostamenti tra quanto previsto e quanto accertato si rilevano prevalentemente in due voci delle entrate correnti: la prima è quella relativa all’addizionale comunale Irpef per la quale, come detto sopra, l’amministrazione comunale non ha nessun potere di controllo; l’altra voce che nel consuntivo registra una netta diminuzione rispetto a quanto previsto è quella riguardante i trasferimenti dalla Regione ai sensi dell’art. 36 della legge 44/97 (contributi a sostegno delle famiglie che in attesa di assegnazione degli alloggi di ERP devono sostenere canoni di locazione eccessivi rispetto ai redditi delle famiglie stesse); per questa entrata è stato accertato un importo inferiore a quello previsto per un ammontare di circa € 115.000. Anche ciò è indipendente dalla volontà di questa amministrazione che in sede di approvazione del bilancio revisionale 2005 ha aumentato, con voto favorevole unanime del consiglio comunale, la somma da destinare al sostegno delle famiglie meno abbienti per il pagamento dei canoni di locazione.

 

Altro elemento da annotare riguarda i servizi a domanda individuale (asilo nido, colonie minori, mense scolastiche, ecc.)  per i quali dal 2001 ad oggi le famiglie non hanno dovuto sopportare aumenti di spesa; ad oggi soltanto il 28% del costo di tali servizi rimane a carico dei fruitori mentre la restante parte viene suddivisa tra comune (60%) e altri enti (12%). A dimostrazione poi della buona gestione finanziaria posta in essere da questa amministrazione occorre sottolineare che le entrate proprie di parte corrente, al netto quindi dei trasferimenti da altri enti, coprono da sole circa l’86% dell’intera spesa corrente e ciò significa che con l’attuale bilancio l’ente comunale sarebbe in grado di assicurare il normale funzionamento dell’ente e l’erogazione dei servizi anche nell’eventualità di consistenti diminuzioni di trasferimenti da parte di altri enti.

 

Alla luce degli elementi ricordati confermiamo, come abbiamo fatto in consiglio comunale, il nostro giudizio positivo sull’operato dell’amministrazione che trova nel consuntivo 2004 una corretta rappresentazione.

 

*capogruppo Udc al consiglio comunale di Fermo