“Il consorzio turistico “Riviera delle Palme” paga ancora oggi i debiti dovuti alle perdite di alcune mostre organizzate in passato e al fatto che dal 1 gennaio 2004 i 16 soci, tra i quali sette comuni, non pagano neppure il loro contributo ordinario. Tranne il comune di Acquaviva, per 1.600 euro, a fronte di spese di ordinaria amministrazione del consorzio pari a 150 mila euro all’anno.”

 

La risposta alle accuse mosse dai gruppi consiliari di Alleanza Nazionale, Azione Indipendente, Lista Martinelli e UDC alla gestione del consorzio turistico è affidata ai tecnici, in particolare al commercialista rag. Enrico Perotti, contabile del consorzio proprio dal 1 gennaio 2004, mentre l’avv. Nazario Agostini pronuncia da parte sua una difesa della reputazione dell’attuale presidente del consorzio Marco Calvaresi.

 

I gruppi consiliari avevano contestato i dati del bilancio 2004 del consorzio, ritenendo che il risultato reale fosse una perdita di 276.727 euro e non quell’utile di 149.973, ottenuto conteggiando un contributo straordinario che i soci avrebbero dovuto versare entro il 30 giugno 2005, per complessivi 427.700 euro.

 

Dice Perotti: “ritengo sia stato corretto imputare il contributo straordinario al bilancio 2004: in base all’art. 11 dello statuto del consorzio stesso e alle disposizioni del codice civile. Organi del consorzio sono il consiglio d’amministrazione e l’assemblea dei soci. Il fatto che il delegato del comune di San Benedetto, l’assessore al turismo Bruno Gabrielli, fosse in linea con gli altri soci nella volontà di coprire i debiti è ciò che conta, non il fatto che il consiglio comunale potesse poi non recepire questa linea”.

 

“Ma faccio anche notare – prosegue Perotti – che il consiglio comunale aveva già approvato la decisione di contrarre un mutuo con la Carisap, per 370 mila euro. Il comune di San Benedetto detiene poco più del 40% delle quote del consorzio, e quindi avrebbe dovuto pagare circa 18 mila euro all’anno per dieci anni. Questa strada non è più parsa percorribile e per questo si è deciso di coprire i debiti con gli avanzi di bilancio dei comuni, che insieme detengono il 70% delle quote. Del resto in passato i debiti venivano distribuiti contabilmente su più anni. Ora invece si è deciso di affrontarli tutti in blocco. È poi vero che alcuni soci privati potrebbero avere delle difficoltà a pagare la loro quota, ma questo è un discorso a parte”.

 

Nel novembre 2003 fu effettuata una ricognizione contabile del consorzio: debiti per 370 mila euro. Al 31 dicembre 2004 i debiti corrispondono ai 427 mila per i quali si chiede un contributo straordinario. “Ribadisco che questa cifra dipende da gestioni precedenti e dal mancato pagamento delle quote ordinarie dei soci – spiega Perotti – Ma dal 2003 ad oggi sono stati pagati debiti pregressi per 226.867 euro, tra cambiali e i 52 mila euro all’anno di un mutuo già acceso presso la Banca Toscana. Tutto questo prova che la gestione Calvaresi è stata “miracolosa”, avendo coperto quella parte di debiti con contributi esterni, di enti come la Regione o la Provincia.”

 

Una seconda accusa dei gruppi consiliari riguardava la sostituzione del collegio sindacale. Il presidente del consiglio Giorgio De Vecchis (AN) citava il codice civile per sostenere che un collegio sindacale decade solo nel momento in cui viene nominato un nuovo collegio, e non con una lettera di “revoca”, come quella inviata dal presidente Calvaresi il 17 giugno scorso.

 

La risposta di Perotti è del seguente tenore: “volendo risparmiare, abbiamo reperito tre nuovi sindaci disposti a prestare la loro opera per 4.500 euro contro gli 11 mila dei precedenti, con i quali non c’erano più buoni rapporti. Del resto dal 17 giugno non c’è più stata occasione di avvalerci dell’opera dei sindaci stessi. Procederemo con le nuove nomine probabilmente nell’assemblea già fissata per venerdì 8 luglio, quando discuteremo anche di ingesso di alcuni nuovi soci come Oikos, Start e Vinea e di azioni da intraprendere verso i soci morosi”.