A distanza di meno di dodici mesi dalle elezioni comunali stiamo vivendo un clima particolarmente surriscaldato in entrambi gli schieramenti principali che si affronteranno per aggiudicarsi l’amministrazione di San Benedetto del Tronto.

 

Nel centrodestra mi interessa far rilevare che da diversi mesi sono saltati tutti i luoghi dove era possibile discutere e trovare soluzioni (giunta e partiti) e si vive un clima, a tutti i livelli, di reciproca diffidenza, anzi qualsiasi atto o iniziativa viene attuato e pensato solo per creare problemi all’altro fronte.

 

Quanto accennato dall’onorevole Scaltritti sui giornali e cioè che Forza Italia di San Benedetto del Tronto ha chiesto ai rappresentanti nazionali e regionali di intervenire su questa situazione non rientra in quella logica di mosse e contromosse di cui ho accennato in precedenza anche se, per come è stato riferito nell’articolo, può sembrare così.

 

Abbiamo precisato diverse volte, sia ai rappresentanti nazionali che regionali del partito, che vogliamo un loro interessamento al fine di superare questo clima di diffidenza cercando di recuperare dei tavoli di colloquio e di discussione nei quali poter parlare del futuro di questa amministrazione, di quale sindaco presentare nello schieramento di centrodestra, compreso Martinelli, quali programmi attuare e come lavorare.

 

Non ci interessano luoghi di incontro dove vengono processate le personalità politiche che non si allineano, dove il problema sono gli errori degli assessori e del sindaco per alcuni o quelli dei partiti per altri; a noi interessa lavorare in positivo ritrovare spazi dove si prendono in esame i problemi e vengono pensate soluzioni, viene ripristinato un colloquio con la cittadinanza.

 

Il totocolpe non serve a nessuno, né al sindaco per dimostrare che ha ben operato né ai partiti per far capire il senso delle loro battaglie, invece questo clima viene utilizzato da tutti quei soggetti che sono intorno al comune e che vivono e sfruttano il malcontento per creare liste civiche inutili perché si basano solo sul tornaconto o sulla voglia di vendetta personale.

 

Dobbiamo evitare che il confronto aspro scada fino a questo livello invece sarebbe interessante che nascessero delle liste civiche su temi e programmi ben precisi, che rappresentino delle realtà locali individuabili. Non abbiamo abdicato al nostro impegno sperando che altri ci risolvano i nostri problemi ma desideriamo che almeno alcuni dissidi che derivano da problematiche non cittadine vengano trattate nelle sedi giuste.