L'ennesima puntata della guerra dei decibel, si è consumata la scorsa notte, presso il lungomare di San Benedetto. Mentre in centro si svolgeva la "notte bianca" promossa dall'amministrazione comunale, lungo il litorale, Polizia Municipale ed ARPAM effettuavano controlli fonometrici sui marciapiede immediatamente esterni agli stabilimenti balneari.

 

Alcuni concessionari di spiaggia sono stati "pescati" con un livello fonometrico superiore al limite consentito, ma questa volta non ci stanno. "Ci stanno letteralmente perseguitando – hanno affermato – quello che è successo questa notte è ridicolo. Hanno effettuato i rilievi nell'area adiacente allo chalet, dove non ci sono abitazioni, ma il solo marciapiede".

 

"Siamo nel mese di agosto, ed accanirsi in questa maniera contro le serate rivolte ai giovani è turisticamente un suicidio". In una riunione avvenuta nel pomeriggio presso lo chalet "Da Andrea", alcuni concessionari di spiaggia hanno deciso il da farsi.

 

"Domani si discuterà della vicenda durante il consiglio comunale – hanno affermato – noi saremo lì, per cercare un dialogo con l'amministrazione. Siamo disponibili ad alleggerire il livello volumetrico della musica, e ad improntare un discorso che preveda l'utilizzo di strutture volte a limitare i disagi provocati dalla musica, ma dev'essere chiaro che il mese di agosto non si tocca".

 

Continua dunque la questione che sta tenendo banco nella calda estate sambenedettese, anche se il dialogo che dovrebbe avvenire domani tra concessionari ed autorità comunali potrebbe rivelarsi decisivo per il resto della stagione. E se lo augurano numerosi dipendenti degli stabilimenti, che rischierebbero di essere tagliati dal personale, in caso di chiusura degli chalet.