I sindaci e gli amministratori comunali e provinciali del Pd e del centrosinistra sulla Manuli
Ascoli Piceno | "Per rendere concreta e visibile la nostra vicinanza, abbiamo deciso che, a turno, saremo sempre presenti insieme ai lavoratori nel presidiare lo stabilimento della Manuli. Perché la loro lotta è la stessa di ognuno di noi".
Uno sciopero alla Manuli(foto d'archivio)
In qualità di sindaci e di amministratori comunali e provinciali del Pd e del centrosinistra del Piceno, animati dalla profonda convinzione che il mondo del lavoro locale in questo momento di drammatica crisi abbia bisogno dell'impegno di tutti, ed in particolare della politica, delle istituzioni e delle parti sociali, nella giornata di ieri, sabato di "Ferragosto", abbiamo incontrato i lavoratori della Manuli in lotta per il proprio posto di lavoro messo a rischio da un'azienda, una multinazionale (l'ennesima), che non sembra tenere in nessun conto il territorio che l'ha ospitata (ed arricchita) per quasi quaranta anni, disconoscendone il valore degli uomini e la dignità stessa del lavoro e dei lavoratori.
Come sindaci e amministratori comunali e provinciali della Vallata del Tronto e del Piceno rivolgiamo quindi tutta l'attenzione ed il rispetto verso quanti stanno lottando per continuare ad avere un pezzo di futuro per sé, per le proprie famiglie, per i figli.
Ad una sentita solidarietà vogliamo però aggiungere anche la nostra vicinanza ad una lotta che non è solo quella dei lavoratori della Manuli ma di tutto il territorio, delle sue città e dei suoi paesi, di una società intera messa alle strette da una situazione di crisi obiettivamente non più sopportabile dalla gente. Nel sentirci quindi anche noi uniti in una battaglia che è per la salvaguardia del lavoro e dell'occupazione ma che è anche una battaglia di civiltà, ribadiamo a gran voce che la lotta dei lavoratori della Manuli è anche la "nostra" lotta, e per questo appoggeremo ogni iniziativa che gli stessi lavoratori, insieme al sindacato, vorranno mettere in campo e portare avanti, in nome del diritto al lavoro.
Considerando inaccettabile nel merito e nel metodo la volontà della Manuli di chiudere (perché di questo trattasi) lo stabilimento di Ascoli, saremo quindi al fianco dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali, per ribadire che da questa vertenza si può, anzi si deve ripartire per ricreare le condizioni atte a superare la crisi e rilanciare lo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale del territorio. Un Piceno che non può più essere considerato solo terra di conquista, un Piceno che deve invece ripartire dalle sue peculiarità, dalle sue risorse "endogene", ad iniziare dal proprio capitale umano fatto di esperienza, serietà e dedizione al lavoro.
A tal fine siamo a chiedere una vera unità d'intenti tra tutte le forze politiche, istituzionali e sindacali locali nel farsi promotrici di iniziative che possano imprimere al più presto una svolta decisiva, premendo in primo luogo sul Governo centrale. Un grande impegno lo chiediamo anche alla parte datoriale, a che si possa superare al più presto e senza ulteriori drammi una crisi che dura da tanto, troppo tempo e che sta mettendo in ginocchio la nostra economia e le nostre famiglie.
Per rendere concreta e visibile la nostra vicinanza, abbiamo quindi deciso che, a turno, saremo sempre presenti insieme ai lavoratori nel presidiare lo stabilimento della Manuli. Perché la loro lotta è la stessa di ognuno di noi.
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16/08/2009
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