Si riinizia con l' attività politica dopo la parentesi di Ferragosto. Al centro la questione del PEEP per la zona della SS. Annunziata, che comprende molti settori dei Quartieri Salaria e Agraria a Porto D' Ascoli.

Oggi il termine per le osservazioni sul suddetto Piano presentato dalla maggioranza.

Forza Italia alza la voce attraverso il capogruppo Bruno Gabrielli sui "funambolismi" della coalizione di centro sinistra in Comune.

2 le motivazioni portate all' esame dall' esponente di FI nelle osservazioni per le deliberazioni n° 100 del 14 Giugno 2007 (Variante al P.E.E.P. " Comprensorio SS. Annunziata - Adozione ai sensi dell' art. 30 della L.R.) e la n° 101 del 14 Giugno 2007 (P.E.E.P. - Assegnazione di lotto per l' edificazione in diritto di superficie all' Erap di Ascoli Piceno).

La prima:  

Riguarda il metodo di dimensionamento del piano particolareggiato. Ricordiamo che trattasi di un piano per un' area di espansione residenziale all' interno del Piano Regolatore vigente. 

Il progetto originario prevedeva una superficie territoriale di 132340 mq con un volume progettato di 182860 mc.

Il parametro teorico per calcolare quanti abitanti insediabili è possibile ricavare è di 100 metri cubi per abitante.

Presto fatto: 182860 mc / 100 mc per abitante = 1829 abitanti insediabili (dato arrotondato per eccesso).

Questo risultato è ottenuto adottando le Norme Tecniche di Attuazione del PRG vigente.

Ed è qui che si inserisce la Torre della Discordia. Prevista dal progetto, alta 43 metri, con un volume di 20000 metri cubi.

Ora, con un aggiunta di 20000 mc sul volume totale, secondo il calcolo di cui sopra, gli abitanti aumenterebbero a 250 abitanti, e fin qui nulla di strano.

L' inghippo sta nell' "Espediente usato dalla maggioranza per giustificare questo aumento, per la costruzione della Torre, è a dir poco inammissibile, perchè mantiene gli stessi standard dei servizi da realizzare (parcheggi, aree verdi, etc...). Siamo di fronte ad una vera e propria moltiplicazione dei pani e dei pesci."

Come è stato possibile questo? Usando la disposizione della Legge Regionale 34/92. Peccato che questa regoli il dimensionamento del Piano Regolatore Generale. E qui invece siamo di fronte ad un Piano Particolareggiato. 

La seconda:

Riguarda invece proprio la realizzazione della Torre in senso stretto. Il Decreto Ministeriale 2.4.65, all' art. 9, prevede che la distanza tra edifici debba essere non inferiore all' altezza dell' edificio piu' alto.

Allora, se la Torre è lo "spilungone" di 43 metri, dovrebbe avere attorno a se' un piccolo ground zero dal raggio di 43 metri.

Gli spazi nel progetto pero' sono insufficienti, quindi si è previsto di costruire vicino alla Torre, cacciando dal cilindro la deroga dello stesso art. 9, ultimo comma, che consente di edificare a distanze inferiori, se previste nel progetto originario e iniziale di tutta la procedura di piano particolareggiato. In poche parole prima di acquisizione di diritti da parte di terzi.

E qui l' intoppo. Già 250 persone abitano la zona, che hanno pagato oltre al terreno edificabile anche le aree a servizi da realizzare. E che forse, se cosi' continuerà la storia, non verranno mai realizzato in toto.

"Se le cose rimarrano cosi' siamo pronti a fare ricorso al Tar" tuona Gabrielli.

Piccola riflessione:

E' proprio necessaria la Torre?