Un secolo di vitalità
Montegiorgio | Grande festa per i cento anni di nonna Argentina
di Loretta Del Bianco
Altro che diete e beauty-farms....'il vero elisir di lunga vita è il lavoro!'
Queste, almeno, sono le parole di Argentina Peroni, che oggi, giovedì 21 agosto 2003, ha festeggiato il suo centesimo compleanno presso la Casa di Riposo Comunale.
Il programma prevedeva alle 16,45 la celebrazione della Santa Messa, celebrata da Mons. Germano Liberati presso il Salone della Casa di Riposo. Alle 17,30, invece, cominciava la festa di compleanno vera e propria, presso le ampie sale e la terrazza del ricovero, che fino alla metà degli anni Cinquanta ospitava un brefotrofio.
Circondata da parenti e amici, nonché dal Sindaco Achilli Luciano, l'Assessore ai Servizi Sociali Silvano Vittori, l'Assessore alla Cultura d.ssa Giuliana Nerla e la d.ssa Adele Ciccangeli, la simpatica centenaria ha continuato a ringraziare gli ospiti per tutto il tempo, insistendo perché prendessero una bibita o un altro pezzo di torta, accertandosi che i fiori ricevuti in dono trovassero una corretta sistemazione, sia nel salone che nella Cappellina situata all'interno della Casa di Riposo. E pensare che Argentina riesce ad esprimere perfettamente le sue doti ' manageriali ' restando seduta su una carrozzina, alla quale è legata da qualche anno per una frattura al femore.
"Ho cambiato tanti mestieri nella mia vita, ho fatto la bidella, l'assistente di un dentista, e persino la spazzina . Durante gli anni della guerra conciavo le pelli dei conigli per farne dei cappotti per i bambini e, per arrotondare, andavo nelle case a fare le iniezioni a chi ne aveva bisogno. Andavo sempre in bicicletta, ma non per divertimento, per lavoro!-ironizza Argentina- sono stata sempre una donna attiva, mi sono sposata, sono vissuta sempre a Montegiorgio, non ho avuto figli, ma in compenso, ho dei bellissimi nipoti, prima fra tutte Bibi (Beatrice), che mi sta sempre vicina."
Alle mie domande, Argentina risponde sempre con il sorriso in bocca, senza dimostrare il minimo segno di fastidio, con una lucidità da fare invidia, testimoniata dalla recita di alcune poesie imparate a scuola, che ha frequentato fino alla terza elementare.
Un ringraziamento particolare, oltre all'Aministrazione Comunale, che ha organizzato l'intera festa, va al personale della Casa di Riposo e ai ragazzi del Servizio Civile.
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21/08/2003
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