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I "Red Priest" al Camerino Festival

| CAMERINO - La rassegna internazionale ha vissuto una delle sue serate più trasgressive.

Sensazionale concerto dei Red Priest sabato scorso a Camerino, presso la Chiesa di San Filippo, in occasione del quarto appuntamento del Camerino Festival.


 La rassegna internazionale di musica e teatro da camera ha vissuto una delle sue serate più trasgressive con i “rocchettari del barocco”, che hanno impaginato un bel programma avente per tema le stagioni.

 Nella cappella che conserva una preziosa tela di Gianbattista Tiepolo, i Red Priest hanno eseguito una loro particolarissima versione teatrale-musicale delle Quattro Stagioni Vivaldi, di cui hanno esaltato gli aspetti descrittivi, facendo uso di effetti onomatopeici, stile gipsy e quant’altro, in modo da ricreare le sensazioni della campagna italiana così come le aveva registrate lo stesso prete rosso Vivaldi a margine della partitura, arricchita con i ben noti sonetti. Ecco allora che i vari flautini usati dal virtuoso Piers Adams diventavano altrettanti uccellini, il freddo e il gelo dell’inverno facevano rabbrividire, il vento era davvero “orrido”, la pioggia cadeva al ritmo di una musica caraibica, il ballo del villanello sembrava una vecchia danza irlandese, l’ubriaco che dorme dormiva davvero (flautista disteso sul palcoscenico), le scene della caccia, la fiera che fugge, gli schioppi dei fucili, i cani e la preda che muore assumevano una vividezza tali da sembrare reali.

Il concerto si arricchiva inoltre di momenti di grande tensione musicale con la Sonata “La Crocefissione” di Biber (bravissima e dal suono intenso la violinista Julia Bishop), la Sonata in re minore per violoncello solo di Bach (straordinaria la solista Angela East), le variazioni per flauto solo di van Eyck eseguite dallo straordinario virtuoso Adams che arrivava a suonare due flauti contemporaneamente.

Insomma, un gruppo che fa del virtuosismo la sua arma vincente, ma non solo, perché si tratta di artisti con un senso profondo della musica, intesa come divertimento allo stato puro. Il pubblico, entusiasta, si è lasciato sempre più catturare da questi suoni apparentemente aggressivi e poco rispettosi della “filologia”, ed alla fine ha tributato una vera e propria standing ovation.

Concerto indimenticabile !
  
Prossimo appuntamento con il Camerino festival sarà quello dell’11 agosto con lo storico gruppo Borodin Quartet e la pianista Ludmila Berlinskaia.

09/08/2004





        
  



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