"Non faccio niente" è il titolo dello spettacolo che ha aperto l’edizione 2005 dell’Incontro Teatro Internazionale di Amandola nell’affollatissimo Cinema Teatro Europa, dove è stata necessaria una replica per accontentare gli spettatori accorsi. Uno straordinario esempio di Teatro della Comunità, da sempre uno dei punti di forza della rassegna amandolese, fin dalla prima edizione datata 1984.

 

Una tradizione, quella della Community Play che si era interrotta nelle edizioni degli ultimi anni e che il Direttore Artistico Marco Di Stefano ha voluto riproporre più di ogni altra cosa. Ha avuto ragione Di Stefano: Amandola è tornata a respirare un’atmosfera di contagioso entusiasmo, dove la popolazione è spettatrice ma anche protagonista dello spettacolo. Sotto la direzione di Di Stefano lo spettacolo è infatti pensato e voluto dalla gente comune: gli anziani raccontano la propria esperienza, le altre generazioni calcano la scena con una carica straordinaria e talvolta con inattesa bravura. Così il teatro torna a svolgere l’antica funzione di luogo di incontro di un’intera comunità, luogo di dibattito, agorà dei tempi moderni. Dunque, il festival di Amandola riacquista l’antica vitalità e la sua peculiarità che lo contraddistingue da altre rassegne teatrali più "statiche".

 

Amandola torna a vivere il teatro come aveva sempre fatto negli anni passati, senza soste, giorno e notte, in una sorta di spettacolo continuo, dove rappresentazioni ufficiali e prove si mescolano in una sorta di palcoscenico diffuso. Ne è la testimonianza quanto è accaduto ieri notte, quando dopo lo spettacolo di apertura tutti si sono trasferiti nel Chiostro di San Francesco, dove Sandro Eugeni, eclettico attore - cuoco, che si esibisce nella preparazione di succulenti piatti. Il suo spettacolo "Osteria del tempo perso" è una vera e propria installazione enogastronomia. Nella gran mangiata che ha concluso la serata I Derevo, mitico gruppo russo vincitore di cinque edizioni del Festival di Edimburgo.  

 

Il programma di venerdì 2 settembre inizia a mezzogiorno in Piazza Risorgimento con le consuete improvvisazioni teatrali, cui seguirà alle ore 18 al Teatro Rococò "Occhio per/dente" di e con Maddalena Recino, spettacolo in prima nazionale. Alle ore 19 spazio al Teatro nelle Case, altra invenzione della rassegna amandolese, con lo spettacolo dell’israeliana Yael Caravan, "Pensieri Notturni", danzatrice e attrice poliedrica, che si esibirà in una casa privata della frazione Marnacchia di Amandola. I fortunati spettatori potranno assaggiare i quadrucci con i fagioli, un piatto tipici della tradizione locale. Il programma prosegue con "Essere e non essere. Ovvero se questo non è amore..." di Antonio Lanera, un monologo demenziale e tragicomico di un amore abortito (ore 19.30, Teatro La Fenice), cui seguirà "Alone together" di Marco Di Stefano (ore 21, Teatro Cinema Europa) dedicato a Romano Colombaioni, uno dei più grandi clown italiani scomparso qualche anno fa. Alle 22.24, sempre al Cinema Teatro Europa, si esibiranno Harold Bradley, fondatore del mitico Folk Studio di Roma dove sono cresciuti i più grandi cantautori italiani, e Luca Casagrande. Il ricco cartellone si chiuderà con "Bresvoort. Schegge di Cotone" (Teatro Rococò, ore 23).