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Festa dell'UDc: discorso di Marco Follini

| Fiuggi: “Siamo un partito coerente e continueremo ad esserlo. Non siamo un partito docile e non cominceremo a diventarlo”.

di Paride Travaglini

Il Segretario Follini e il Sen. Ciccanti, responsabile della festa

Si è conclusa ieri la Festa dell’UDC a Fiuggi.
Una giornata intensa incentrata discorso conclusivo del segretario nazionale dell’UDC Marco Follini.
Un discorso che ha offerto molti spunti di riflessione al numeroso pubblico intervenuto.
Un pubblico attento e coinvolto emotivamente nel discorso che ha toccato vari temi: dal terrorismo alle riforme, dalla questione sociale ai rapporti con gli altri partiti.
Un discorso che ha ribadito la linea politica dell’UDC, una linea moderata, un partito aperto al dialogo e al confronto ma fermo nelle proprie idee, con una propria identità e non un “partito effimero provvisorio in cerca di destinazione”.
 “Siamo un partito coerente e continueremo ad esserlo. Non siamo un partito docile e non cominceremo a diventarlo” Tuttavia un partito leale alla coalizione di centrodestra. Follini ha ribadito altresì che l’UDC ha svolto in questi anni il ruolo di coscienza critica della maggioranza, facendo proposte concrete e con le idee che si sono rilevate più utili alla coalizione come ad esempio nel caso dell’immigrazione , sulle fondazioni bancarie e su tanti aspetti della politica economica e finanziaria".
Un Follini con le idee chiare, che si lascia andare ad una battuta autoironica riferita ad un soprannome a lui affibiato: quello di Harry Potter.
“Non so se Harry Potter è un maghetto. So che è un ragazzo mite ma si batte e non si lascia intimidire”.
Il segretario tocca il tema del terrorismo, e il suo pensiero va ai due ostaggi ancora nelle mani degli iracheni,  e a tutte le vittime del terrorismo: i bambini trucidati in Ossezia, gli innocenti colpiti tre anni fa a New York, quelli della stazione di Madrid, ma anche ai civili iracheni e ai soldati americani , a Quattrocchi e Baldoni., facendo sue le parole di un versetto del Corano: “ chi ammazzerà un uomo innocente dell’altrui sangue e che mai aveva commesso delitti sulla terra, sarà considerato come se avesse ammazzato tutti gli uomini, e chi salverà anche un solo uomo, sarà considerato come uno che avrà salvato la vita a tutta l’umanità”. Un versetto che esprime un sentimento universale e forse anche il senso più profondo di quello che si chiama l’Islam moderato.
Sul tema delle riforme, Follini chiede all’Ulivo di sostenere gli emendamenti dell’UDC e pone il problema di una questione sociale più importante di quella fiscale: “Esiste oggi nel Paese una questione sociale che e' più importante e decisiva della questione fiscale. E dunque noi diciamo due cose. La prima e' che se si vuole mettere mano alla riforma fiscale  occorre concentrare le forze sui gradini più bassi della scala sociale. Prima i redditi familiari e dopo quelli personali. Prima i redditi bassi, e dopo, molto dopo, quelli alti. Prima le detrazioni e le deduzioni per il
privato sociale e dopo, molto dopo, gli altri benefici''.
Rilancia con forza il proporzionale ponendolo anzi come condizione per uscire dalle difficoltà: “abbiamo bisogno di pluralismo, non di leadership solitarie e monocratiche. Abbiamo bisogno di far parlare tante persone, non di ascoltarne una sola…”.
Follini è critico con Prodi e ritiene Rutelli molto più convincente del “professore”.
Dice basta alle pregiudiziali contro i Democristiani:” Se ci fosse la DC, le cose in italia non andrebbero peggio. Ma poiché nella vita di un Paese non si torna mai indietro e dunque la DC appartiene alla storia, deve essere consentito a quanti come noi hanno sentimenti e posizioni politiche proprio dei democratici cristiani, di tenere alta la loro bandiera…”.

13/09/2004





        
  



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