Andrea Concetti: primo don Alfonso di Claudio Abbado, primo Leporello di Roberto
Grottammare | Il grande basso-baritono di Grottammare ha riscosso grandi consensi negli Stati Uniti, nellunico Don Giovanni mai diretto da Roberto Abbado.
Stiamo parlando naturalmente del grande basso-baritono di Grottammare Andrea Concetti, il quale ha riscosso forti e unanimi consensi a Saint Paul, negli Stati Uniti, dove era parte di un cast stellare, in un allestimento semiscenico: Nicola Ulivieri nel ruolo del titolo, Angela Meade donna Anna, Alexia Voulgaridou donna Elvira, Alessandra Marianelli Zerlina, John Osborn don Ottavio, David Adam Moore Masetto, Luciano Montanaro il Commendatore.
"Roberto Abbado è un direttore straordinario, come pure la Saint Paul Chamber Orchestra, una delle migliori con le quali io abbia mai lavorato", dichiara Andrea Concetti, "Le prove si sono svolte in un clima molto sereno, con un cast magnifico. Un'esperienza davvero memorabile dal punto di vista umano e professionale, oltre che per il successo registrato sul palco". Da ricordare che Andrea Concetti aveva esordito alla Scala nel 2007 proprio diretto da Roberto Abbado, nella prima mondiale dell'opera "Teneke" di Fabio Vacchi.
Il ruolo di Leporello è tra i più adatti alla voce e alla doti espressive di Concetti, interprete vitalissimo dei suoi personaggi. Negli ultimi anni, peraltro, l'artista marchigiano ha ricoperto tutti i principali ruoli di Mozart, sui palchi del mondo intero, comprese le ottime stagioni marchigiane di Macerata (dove è stato Papageno nel "Flauto magico" nel 2006, poi Leporello nel 2009) e Ancona (di nuovo Leporello, nel 2010). Quest'anno, invece, ha ricoperto il doppio ruolo rossiniano di Ulderico e Zenovito nel "Sigismondo" al ROF. Né va dimenticato il successo a Chicago nello scorso mese di aprile, nel "Mosè in Egitto" di Rossini, nelle vesti del protagonista, tra le non frequenti esibizioni come "basso profondo".
Spente le luci dei trionfi statunitensi, Concetti si prepara adesso gli impegni dei prossimi mesi: "Don Pasquale" a Firenze, "Don Giovanni" a Bologna, "Stabat Mater" di Rossini ad Amburgo. Guido Piovene, nel suo "Viaggio in Italia", scriveva che le Marche sono la regione "più musicale" d'Italia. La tradizione continua, ancora ai nostri giorni.
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14/09/2010
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