Gabriele Frontoni, l'uomo nuovo della quinta provincia
Montegiorgio | Alto, bello e spigliato, parla di Europa. Un carattere disinvolto dalle maglie stringenti della politica che si mette a lavorare per la gente della provincia fermana nella grande sfida del 2009: diventare fattivamente provincia.
di Simone Menin
Gabriele Frontoni e Armando Benedetti
Era un clima di sviluppo e di serenità quello che si respirava ieri nell'adunata per il varo della nuova associazione "Le terre fermane". Al timone Gabriele Frontoni un ragazzo bello, che si presenta con un biglietto da visita del tutto particolare: parla infatti di Europa e di gemellaggi, di rinnovo del sistema dei trasporti e di mare-monti. Sentirne parlare un ragazzo sui trenta e per di più a Montegiorgio sopra un palco a villa Fontebella desta la curiosità di molti che non erano abituati fin ora a nulla del genere.
Che sia arrivato davvero il vento del cambiamento? Questo è difficile da dirsi perchè sarebbe un discorso ancora aprioristico, e questo tipo di discorsi, villa Fontebella lo ha dimostrato ampiamente, hanno stancato. Si sono scoperte per ora solo alcune delle carte in mano ai giocatori, ma è certo che un timoniere giovane, bello e sorridente può dare quella svolta radicale a quel tipo di conservatorismo che in questi giorni metteva in giro voci di giochi politici, strumentalizzazioni del mondo associativo e quant'altro per ripetere in tutte le salse del mondo che la costituzione di questa associazione fosse un trampolino di lancio per la candidatura alla presidenza della provincia del sindaco di Montegranaro Gianni Basso.
Tanti ci hanno creduto e si sono nascosti dietro le persiane come si fa a Napoli, stile "niente vedo e niente saccio", ma tantissimi no, in quanto villa Fontebella era colma di persone che forse non sono solamente andate a vedere di cosa si trattava per i vincisgrassi che li attendevano dietro l'antica struttura da poco restaurata, ma anche per vedere se quel cartellone che da diverso tempo girava per il fermano, e che risuonava come uno slogan del tipo "yes we can" avesse davvero un fondo di verità. La risposta al dubbio dei conservatoristi l'ha data direttamente Gianni Basso in persona, che, senza mezzi termini, ha espresso quanto si stia discutendo sulla candidatura alle provinciali parlando sempre di poltrone e nuove sedi lasciando cadere in secondo piano tutto quello che è l'assetto strategico da intavolare per il recupero e la valorizzazione del territorio.
Frontoni il Barack Obama del fermano? Beh sicuramente in un'epoca in cui campeggiano ovunque in maniera desolante dei sorrisi a mezza bocca e sguardi arcigni fà piacere vedere un personaggio giovane e slegato dalle catene strette della politica che parla a braccio e che riesce a catalizzare i bisogni di un popolo nella vista di un futuro, che, dice lui, è oggi e non domani. Presenta una associazione consultabile oltretutto dal sito www.leterrefermane.it. Come si può vedere sono presenti i responsabili con tanto di indirizzo mail per contattarli di persona. Appena si apre il sito parte la musica, molto simile a quella del partito democratico di Veltroni, sebbene non abbia nulla a che spartirci. La colonna sonora è "You can get it if you really want", ovvero "puoi farcela se lo vuoi veramente".
E' inoltre una associazione con i dipartimenti per i vari ambiti: economia, turismo, storia, infrastrutture, formazione, trasporti, infanzia, rapporti con enti pubblici, attività produttive, tipicità, agricoltura, comunicazione, calzature, cappelli, religione, minoranze etniche, ambiente, sport, ce n'è per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Un ventaglio di opportunità di discussione che ha già premiato a villa Ganucci i sindaci del territorio con delle pergamene di "socio onorario". Lontano dal palco, fra gli uomini della sua giunta comunale, Saturnino Di Ruscio che non è salito nel palco a ricevere la sua pergamena. E' salito invece con molto piacere il sindaco Armando Benedetti, che, visibilmente compiaciuto, oltre a fare un discorso di congratulazioni per Frontoni e i suoi ha presentato alla moltitudine il progetto dell'Istituto Agrario a Montegiorgio: scelta sicuramente vincente condivisa da chiunque abbia buon senso e a cuore la capitale della media ValTenna. Presente destra e sinistra a villa Ganucci, anche Luciano Achilli era tra i festanti assieme a parte del resto della minoranza montegiorgese.
Unico neo nel viso splendente di una neonata associazione i costi di tesseramento sicuramente proibitivi per i molti operai che oggi non arrivano a fine mese. Due i tagli per avere la tessera: da cinquanta euro la tessera normale e da cinquecento euro quella da sostenitore. Prezzi forse da ritoccare gradualizzando maggiormente le tipologie di adesione per permettere inoltre alla associazione di essere avvicinata anche da un pubblico più vasto, fatto di gente meno abbiente e da studenti, in un caleidoscopio più grande di persone, di uomini e donne che vogliono contribuire a costruire fattivamente un territorio fin ora lasciato a se stesso.
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14/09/2008
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