La Provincia di Teramo ha risposto subito all’appello lanciato dalle lavatrici di un ditta operante nel terziario calzaturiero, situata a Martinsicuro che dopo le ferie di agosto aveva fatto trovare vuoto, alle 35 operaie in forza, il capannone dove abitualmente lavoravano. Domani, venerdi 16 settembre, alle 9, presso la sede dell’ente,  a Teramo, l’Assessore provinciale la lavoro ha convocato tutte le parti in causa nella vicenda, a cominciare dalla ditta interessata, oltre che l’Ispettorato del Lavoro e la Guardia di Finanza.

Con loro saranno presenti una delegazione di lavoratrici dell’azienda, che tra l’altro, in questa settimana hanno già subito delle intimidazioni dirette, per aver denunciato la situazione e il coordinatore provinciale di Ascoli del Sincobas, Andrea Quaglietti, che ha segnalato il caso alle autorità competenti. “Le operaie della ditta vogliono capire che cosa è veramente accaduto – dice Quaglietti – e qual è il futuro reale della fabbrica di Martinsicuro. Molte donne hanno famiglia e figli da mantenere, e quindi sono preoccupate per quanto possa succedere nei prossimi tempi, dopo lo svutomanento del sito produttivo operato in agosto, con la maggior parte dei macchinari portati via dalla proprietà e all’insaputa di tutti. Chiediamo insomma di fare chiarezza e restituire non solo l’occupazione ma anche la dignità alle operaie vittime di questa vicenda, e ci auguriamo che anche grazie al prezioso intervento della Provincia di Teramo vengano fornite già domani risposte rapide e concrete rispetto al problema.”

Da segnalare che il caso ha suscitato molto clamore non solo a livello locale, tanto da essere uscito anche su agenzie e testate nazionali, come ad esempio Liberazione. Per informazioni : 349-4103507