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Traforo A/24: i cittadini teramani protestano

| TERAMO - Anche se la messa in sicurezza del Sistema Gran Sasso, iniziata con la Giunta Pace due anni fa, è urgentissima. Il Direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, professor Eugenio Coccia, è soddisfatto di come procedono i lavori.

di Nicola Facciolini

I cittadini teramani sono stanchi di promesse sibilline perché non di un tracciato cardiaco stiamo parlando o di un encefalogramma irregolare. Ma di un’arteria vitale per l’economia abruzzese.

Le rassicurazioni dell’assessore Ginoble, insomma, convincono poco allorquando si afferma che “si è stabilizzata sui 30 minuti l'attesa massima degli automobilisti che sull'autostrada A24 transitano sotto la galleria del Gran Sasso percorsa a senso alternato per i lavori di messa in sicurezza dei Laboratori del Gran Sasso. A.F., un imprenditore teramano “pendolare” tra Teramo e L’Aquila, è esterrefatto e domanda agli amministratori: “Lor signori della Regione Abruzzo ci possono spiegare per quale motivo è stato scelto il senso unico alternato anziché l’utilizzo a doppia percorrenza contemporanea dell’unico tunnel disponibile? La Regione cosa sta facendo? Ha intenzione di far intervenire la Protezione Civile ogni giorno fino a dicembre?

Ma avete visto quanto personale ci sta agli ingressi della galleria? Chi li paga?”. Nonostante lo stato dell’opera, accertato ieri dall'assessore alla Protezione civile Tommaso Ginoble, sia a buon punto grazie all’azione della Giunta Pace, due anni or sono. Ginoble insieme con i tecnici dell'Ufficio del Commissario per la messa in sicurezza dei Laboratori e quelli della società autostrada ha effettuato un sopralluogo all'interno della galleria interessata ai lavori e per questo chiusa al traffico. “Mi sembra che la situazione di emergenza registrata nel primo giorno di chiusura possa dirsi conclusa” - ha detto l'assessore Ginoble.

“Ho potuto constatare con i tecnici che i meccanismi di flusso del traffico sono stati regolarizzati per cui, solo nell'ipotesi massima, è possibile prevedere un tempo di attesa di 25-30 minuti anche se ho potuto personalmente constatare che in molti casi gli automobilisti hanno atteso 5-10 minuti”. Con i tecnici dell’Ufficio del Commissario straordinario di Governo, Ginoble ha fatto poi il punto sullo stato dei lavori.

“Il sopralluogo è stato senza dubbio positivo. Abbiamo constatato con gli uomini della Protezione civile regionale che si lavora a gran ritmo e gli stessi tecnici mi hanno confermato che la scadenza di fine anno di conclusione dei lavori verrà rispettata, anche se io spero in un anticipo in avvio delle vacanze di Natale”. Sul fronte del traffico, il responsabile dell'Ufficio del Commissario, Fabio De Santis, ha reso noto i dati del monitoraggio effettuato dal primo giorno. E proprio nel giorno di chiusura del traforo, risalente al 7 settembre, sono state registrare file di autovettura per una lunghezza massima di un chilometro e mezzo con attese sui 45 minuti nelle ore di punta.

Ma si è trattata solo una situazione temporanea, perché nei giorni successivi la lunghezza delle file è tornata sotto i livelli di attenzione con un flusso ampiamente prevedibile alla vigilia. Soddisfatto anche il direttore del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, professor Eugenio Coccia: “Finalmente, era l’ora: possiamo rassicurare i cittadini abruzzesi e ripartire con tutta tranquillità con le attività di ricerca!”.

16/09/2005





        
  



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