Pista ciclabile, mite soddidfazione per gli Amici della Biciletta
Ascoli Piceno | L'associazione ha accolto con favore la realizzazione del primo tratto in Corso V.Emanuele e si dichiara entusiasta degli esiti del Referendum a favore di un percorso ciclabile cittadino.
"Finalmente qualcosa si sta muovendo - comunicano gli Amici della Bicicletta in una nota - e non possiamo non ritenerci contenti di ciò ma di sicuro non appagati in quanto riteniamo i 400 metri di pista su Corso Vittorio Emanuele solo l'inizio di un percorso ciclabile che coinvolga tutta la città di Ascoli specie nelle direttrici est - ovest e all'interno di quartieri come campo Parignano o Porta Maggiore".
Tanti cittadini e tante associazioni, in questi giorni si sono espresse positivamente riguardo alla campagna referendaria a favore della pista ciclabile: Ascoli da Vivere, Ascolincentro, CAI, Cittadinanzattiva, Confesercenti, Italia Nostra, La Meridiana, Legambiente e scusate se abbiamo dimenticato qualcuno...
Mercoledì, in occasione della "Giornata Europea senza auto", in poco più di due ore gli Amici della Bicicletta hanno regalato ai ciclisti in transito sulla pista ciclabile oltre 200 cioccolatini e circa 40 gadgets per i più piccoli... segno che la pista funziona!!
"Siamo però amareggiati ma anche perplessi del clamore che tale pista ciclabile ha suscitato.
Molte sono state le lamentele, soprattutto da parte di alcuni commercianti, qualche volta ingiustificate come quella riguardante i disabili prontamente smentita dalle stesse Associazioni dei disabili".
Il "referendum" non è rappresentativo, in quanto basato su un numero troppo esiguo di persone e in quanto indetto e organizzato da chi era contro. Nonostante questo sono state tante le persone che hanno "votato" a favore della pista ciclabile andando "a casa dell'oste a dirgli che il vino era cattivo...".
"Comunque non pretendiamo di piacere a tutti, ma di essere rispettati si... - continua il comunicato - In una città a misura di ciclisti la qualità della vita è migliore per tutti.Ci aspettiamo invece che la Confcommercio, se veramente a favore della ciclabilità, promuova e si organizzi per dare piuttosto nuovi servizi al ciclista-cliente: sconti, convenzioni, cicloparcheggi davanti ai negozi, accessori per il ciclista... Non vorremmo un'altra volta appuntare l'attenzione sulla miopia e sulla paura del nuovo che ha sempre caratterizzato la nostra città prontissima a dubitare di qualsiasi novità le venisse proposta (es. Festival di Spoleto, Ikea a Campolungo ecc.)".
"Facendo un salto in avanti verso la qualità della vita non possiamo non rilevare come tutte le grandi capitali europee ormai nei loro centri privilegiano la bici come mezzo di trasporto.Una mobilità richiesta a gran voce proprio da quelle categorie come i commercianti che più di altri traggono vantaggio economico dalla mobilità ciclistica".
Il sistema Velib (Bike Sharing) di Parigi ha incrementato i fatturati dei commercianti della città del 10%.
Ad Ascoli invece la prima cosa che si è dovuto fare è realizzare la pista in maniera "meno penalizzante possibile" per i commercianti. Il concetto sarebbe stato semmai una realizzazione più premiante possibile ma questo fa parte probabilmente di un altro livello intellettuale.
Le richieste delle categorie sono comunque state accolte e la pista è stata ristretta proprio in corrispondenza delle attività commerciali.
"Non c'è pericolo per i residenti che devono attraversare la strada - affermano gli Amici della bicicletta - certamente non più di prima quando le due corsie erano diventate una pista automobilistica dove correre a più non posso. Il ciclista non prenderà sportellate dagli automobilisti che aprono la portiera in quanto è stata creata una fascia di rispetto per evitarlo. In prossimità del Duomo è stata tolta l'aiuola spartitraffico e realizzata una chicane proprio per proteggere il ciclista e far rallentare l'automobilista. Certo, restano alcuni problemi nella continuazione verso la stazione ferroviaria, che andrebbe completata quanto prima (appello al Sindaco Castelli...) ma crediamo comunque che possano essere risolti con il sostegno di tutti, creando le condizioni per una mobilità rispettosa di tutti: pedoni e ciclisti".
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25/09/2010
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