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Ex Fim: si ritira il ricorso sul vincolo della Soprintendenza

Porto Sant'Elpidio | Era ancora sospeso al Tar, ma oggi i progetti sull'area sono cambiati e la Cattedrale, di proprietà del Comune, è al centro di un progetto di riqualificazione; soddisfatta anche Legambiente, che nota: "Lo dicevamo da sempre, perso tempo inutilmente".

di Pierpaolo Pierleoni

La cattedrale Fim

Si ritira il ricorso al Tar per la revoca del vincolo per la Cattedrale Fim. Un atto dell'Amministrazione comunale di Porto Sant'Elpidio che di fatto chiude definitivamente l'epoca dei contenziosi sull'ex fabbrica di concimi. Dopo la conclusione dell'accordo con la nuova proprietà dell'area, con cui il Comune diventa proprietario degli edifici vincolati, Cattedrale e palazzina uffici, il sindaco Mario Andrenacci ha infatti avviato le procedure per estinguere un ricorso pendente al Tar con cui l'Amministrazione comunale aveva chiesto la revoca del vincolo architettonico della Soprintendenza regionale sulle due costruzioni.

Oggi invece, la Cattedrale è al centro di un progetto di riqualificazione da parte del Comune, con prospettive ambiziose anche se non semplici, visti i costi elevati di qualunque tipo di operazione da effettuare sulla struttura, che nel frattempo sarà bonificata.

La sospensione del vincolo è motivo di soddisfazione per chi condusse la battaglia contro la demolizione della Cattedrale Fim, ma anche spunto polemico nei confronti del sindaco Mario Andrenacci. "Il ritiro del ricorso ed il fatto che ora si consideri l'acquisizione di proprietà della Cattedrale come un risultato straordinario per la città - nota Federico Costantini, consigliere di Sinistra Arcobaleno - stride con le battaglie che l'Amministrazione Petrini fece all'epoca. A chi non ne voleva l'abbattimento si disse di tutto, che erano retrivi e nemici dello sviluppo. Andrenacci all'epoca aveva un ruolo non indifferente, era capogruppo consiliare e segretario di partito. Sarebbe intellettualmente onesto chiedere scusa, dicendo che si erano sbagliati".

"L'estinzione del contenzioso da parte del Comune di Porto S. Elpidio, avverso al vincolo sugli immobili ex Fim apposto dalla Soprintendenza Regionale, è una bella notizia per Legambiente e la  città - nota invece Adriano Santato, presidente del circolo di Legambiente Porto Sant'Elpidio - Abbiamo perso tempo anche in operazioni dubbie e costose.  Ora l'ex partito della demolizione deve prendere atto della sconfitta e del riconoscimento delle nostre ragioni rispetto al recupero e riuso di imprescindibili testimonianze architettoniche e storiche della città. Per queste ragioni e per anni ci siamo battuti anche strenuamente. Siamo contenti di dividere il successo con tutti coloro che negli anni ci hanno sostenuto. Il riuso di tutto il comparto ex Fim è il vero motore per la qualità in città. Con le demolizioni, la bonifica, la messa in sicurezza di "cattedrale" e "palazzina" è necessaria una riflessione condivisa sugli scenari progettuali. Richiamiamo l'attenzione di tutte le proprietà affinchè, assunte le esistenti previsioni urbanistiche, tale riflessione inizi da subito. Auspichiamo la pluralità progettuale e che siano democraticamente ascoltate tutte le istanze di coloro che hanno a cuore la qualità in città. La vera scommessa sul futuro di Porto S. Elpidio si gioca, al comparto ex Fim".

08/09/2008





        
  



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