In passato la Salaria era la via consolare che permetteva di collegare il centro-est d'Italia con Roma. L'alternativa al passaggio da Colfiorito e Visso. Ci si recava a Roma per due grandi motivi fondamentalmente: pagare tributi ed andare in pellegrinaggio dal Papa.

Una strada che inevitabilmente porta sempre a pensare ai tempi che furono, quando la città ascolana del travertino e la città capo del mondo intessevano rapporti di mercato e non solo, in quanto, in casi più recenti, durante i periodi più difficili, Roma si mostrava essere l'America italiana, pronta a fornire lavoro a tanti marchigiani che non ne avevano abbastanza in suolo natìo.

Da questo iniziarono anche una serie di parentele fittissime ed intorcigliate fra tante famiglie marchigiane e tante famiglie romane, per la gioia delle società di trasporti su gomma che tutt'oggi prolificano, hanno molto lavoro e dominano con i loro imponenti e rinomati mezzi le vie di comunicazione.

Ecco allora che si va a riscoprire l'ordito della trama di questi rapporti maturati in secoli e secoli di storia con l'evento "Antiqua Salaria", organizzato dalla Provincia di Ascoli Piceno anche in collaborazione con il circuito delle erbe spontanee e l'associazione Alvaro Valentini per gli amici delle due ruote. Una manifestazione ciclo-turistica nei giorni dal 19 al 21 settembre 2008 che non ha come fine l'agonismo ma la riscoperta dell'antica arteria consolare romana, all'insegna del naturalismo, dello sport e dell'enogastronomia (previste visite dei borghi all'arrivo di ogni tappa e cene tipiche).

Organizzazione in grande stile: tragitto scortato dalla Polizia Provinciale, con furgone scopa per recuperare le persone stanche e ambulanza al seguito. Sito web di riferimento è www.picenobike.it e quello della provincia, ovvero www.provincia.ap.it con tutti i recapiti utili all'interno.