Alfonso Aloisi: "L'Abruzzo è un libro di storia aperto
Teramo | Il turismo è la migliore industria presente sul territorio". Al Convegno Nazionale di UnionTurismo ad Arzachena (Costa Smeralda, 27-30 Settembre 2007), il Consigliere nazionale per l'Abruzzo, Alfonso Aloisi, ha relazionato sul tema: "Turismo in Abruzzo".
di Nicola Facciolini
Il Consigliere nazionale per l'Abruzzo di UnionTurismo, Alfonso Aloisi, ha presentato al Convegno nazionale di UnionTurismo ad Arzachena (Costa Smeralda, 27-30 settembre 2007), un'interessante relazione sul tema:"Turismo in Abruzzo, carte in regola per un salto di qualità". Le caratteristiche del territorio abruzzese consentono vacanze ed itinerari per tutti i gusti.
"Mare, montagna, collina, centri e borghi storici, fiumi e laghi sono alla portata di tutti gli amanti della natura e - spiega Alfonso Aloisi - e delle tradizioni locali. Inoltre, è nota e rinomata ed apprezzata l'ospitalità delle genti abruzzesi. Una vacanza in Abruzzo è una esperienza a misura d'uomo, in ambienti spesso diversi, tra mare, colline e monti, ma sempre all'insegna di quella atmosfera naturale che in definitiva è alla base di quella emozione che giustamente la regione crea". La montagna occupa più della metà del territorio e si presenta con caratteristiche assai diverse ospitando sentieri attrezzati, canyon spettacolari, laghi e altipiani carsici. "Considerevoli sono le quote raggiunte dalle catene abruzzesi e rarità assoluta rappresenta il Ghiacciaio del Calderone, il più meridionale d'Europa.
Questo tratto di Appennino ha meritato la costituzione di ben tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e numerose oasi WWF e riserve naturali con un totale di zone protette che supera un terzo del territorio regionale". I Parchi rappresentano la via di scampo per numerose specie vicine all'estinzione. "Ma in Abruzzo il Parco è più di una semplice zona esclusa dall'attività venatoria; in Abruzzo il Parco è cultura, modo di vivere, economia ecocompatibile di popolazioni che hanno raccolto la sfida dello sviluppo sostenibile".
E come si può non parlare di neve nella regione delle vette più alte degli Appennini? "Il comprensorio di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo, quello di Ovindoli e Campo Felice, le stazioni del Gran Sasso e della Maiella richiamano ogni anno migliaia di appassionati da tutta l'Italia. L'Abruzzo è un libro di storia aperto". Città d'arte conservano grandi capolavori artistici. "A cominciare dal capoluogo L'Aquila, uno dei maggiori centri d'arte d'Italia, città di chiese, torri e piazze. Le colline a ridosso del mare accolgono invece le ricchezze e i tesori artistici di Atri, Campli, Penne, Città Sant'Angelo, Chieti, Lanciano e Vasto. Siti archeologici di grande importanza ci aiutano a leggere le origini e le radici della cultura abruzzese.
Abbazie e chiese di stile romanico, benedettino o cistercense sono quello che rimane di una intensa attività conventuale". Come a Teramo, sede di scrigni preziosi come il Duomo, il Santuario della Madonna delle Grazie, le chiese del Carmine, di San Francesco, di San Giovanni, dei Cappuccini e di San Domenico, e di San Silvestro a Miano (frazione di Teramo) e Campli (la Scala Santa), senza contare le grandi festività religiose della provincia di Teramo.
"Gli eremi abbondano sulla Maiella ove Pietro Angeleri, il futuro Papa Celestino V stabilì la sua dimora; i principali hanno conservato ancor oggi, grazie soprattutto alla spettacolarità dell'ambiente circostante, il loro fascino e il loro carattere di luoghi del silenzio". Antiche capanne in pietra dei pastori, i cosiddetti "Tholos", sono sparsi come funghi su buona parte della regione.
"Caratteristici castelli che hanno ispirato film e registi e borghi medievali completano il bagaglio artistico e culturale che la storia ci ha tramandato. La campagna e la collina abruzzesi sono realtà da scoprire fino in fondo. Le produzioni, le genti, i profumi, le atmosfere del mondo rurale abruzzese che affondano le radici nell'antica esperienza della transumanza, rappresentano un patrimonio ricchissimo di tradizioni e culture diverse.
La cucina, strettamente legata ai prodotti della terra e all'allevamento, si caratterizza per la semplicità e per la molteplicità dei piatti, frutto della confluenza di diverse culture e diversi popoli". E la più caratteristica vetrina di queste specialità è rappresentata dalla sagra, festa a tema, spesso culinario, che quasi ogni paese organizza in estate. "Ma in Abruzzo, oltre che mangiar bene, si beve divinamente, con vini che di recente hanno acquistato importanti riconoscimenti internazionali (Montepulciano d'Abruzzo, Cerasuolo, Trebbiano)" .
E infine il mare, testimone di un passato legato all'attività peschereccia, si presenta oggi con un litorale di circa 130 Km. ricco di spiagge sabbiose e località balneari attrezzatissime. "E proprio il mare è il pezzo forte della presenza turistica, sebbene il sito PortaleItalia.it abbia messo in dubbio la presenza del mare Adriatico in Abruzzo. In definitiva l'Abruzzo offre la possibilità di fare turismo in modo diversificato ed in tutte le stagioni. Ma questo patrimonio non viene sfruttato al massimo della sua potenzialità.
Anche quest'anno infatti il trend degli arrivi e delle presenze non ha avuto grossi scostamenti rispetto al passato e questo denota che esiste uno zoccolo duro, ma lo stesso andrebbe superato con un'azione più incisiva attraverso iniziative promozionali che sappiano catturare il mercato coinvolgendo in primis gli operatori del settore". Il turismo è la migliore industria presente sul territorio.
"Il turismo in Abruzzo non inquina, crea occupazione soprattutto giovanile, incamera valuta pregiata, ha un indotto davvero notevole e, soprattutto, nella maggio parte dei casi riesce ad autofinanziarsi con una percentuale di insolvenza davvero irrisoria. Agli amministratori abruzzesi, agli operatori turistici viene ricolto un grosso appello: occorre fare un grosso salto di qualità in termini di qualità dell'offerta al fine di raggiungere traguardi davvero ambiziosi. Le premesse ci sono tutte".
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01/10/2007
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