Attivare tutte le misure per procedere alla Bonifica del sito ex- Fim.

E’ questa la priorità del sindaco e dell’amministrazione comunale  dopo il consenso unanime espresso dal consiglio comunale di fine 2004 sulla questione con l’affidamento del mandato al primo cittadino di avviare l’iter per sostituirsi alla proprietà nella fase di Bonifica.

“Ho voluto dotarmi degli strumenti necessari per attivare l’iter della bonifica del sito ex –Fim, così come indicato dalla volontà unanime del consiglio comunale - ha esordito il primo cittadino Mario Andrenacci – Fra questi strumenti rientrano l’affidamento degli incarichi relativi all’approfondimento del contenuto del vincolo di tutela posto sugli edifici della “Cattedrale” e della “Palazzina”, necessario per verificare l’incidenza della natura delle opere da progettare, e alla formazione della scheda finalizzata all’utilizzo delle risorse comunitarie.

Quest’ultimo incarico in particolare è correlato al fatto che l’amministrazione dovrà sostenere dei costi sostanziosi per la bonifica dell’area Fim ed abbiamo ritenuto opportuno e doveroso cercare di accedere a finanziamenti comunitari prima di intervenire con risorse interne. Infatti nel quadro della riforma dei fondi strutturali europei l’Italia sta preparando il Quadro Strategico nazionale e la Regione Marche sta lavorando per questo obiettivo. Il prossimo ‘obiettivo 2’,infatti, relativo alla “competitività regionale e occupazione” vede tra le sue priorità l’ambiente e la prevenzione dei rischi, con particolare riferimento ‘agli incentivi negli investimenti per la riabilitazione di spazi e terreni contaminati’”. Il sindaco Andrenacci ha voluto anche precisare – seguirà nei termini regolamentari una puntuale risposta scritta all’interrogazione dei consiglieri dei partiti della
“nuova opposizione”- che “...il parere dell’autorità di vigilanza dei lavori pubblici sul procedimento di gara per la progettazione dei lavori di bonifica è pervenuto agli uffici ed è al vaglio della Commissione di gara”.

“Riguardo ai misteri di cui si parla – ha voluto poi concludere il sindaco – mi chiedo di che cosa stiamo parlando. Siamo su due livelli diversi per quanto riguarda il modo di intendere la politica: da una parte c’è quello di chi attraverso i sospetti e i pregiudizi cerca di istigare, dall’altro c’è chi lavora in maniera trasparente ed è aperta al confronto. Il mio modo di fare politica è quello di affrontare i problemi e risolverli rispettando la volontà dei cittadini rappresentati dal consiglio comunale. Denigrare, parlare senza cognizione di causa, non essere propositivi sono atteggiamenti che non condivido e che non mi appartengono.

Mi chiedo solo se anche questa volta questi consiglieri non vogliano dimostrare la loro incoerenza rispetto alla volontà espressa dal consiglio comunale e quindi tirarsi fuori anche da
questo atto unanime”.