“Nella Regione Marche il fenomeno del lavoro sommerso, per quanto riguarda il 2003,  pesa un 12,8% del totale dei lavoratori occupati: il dato, pur essendo inferiore a quello della media in Italia, è comunque preoccupante e la Regione sta facendo tutto il possibile per contrastarne la crescita”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro Ugo Ascoli, rispondendo ad un’interrogazione in Consiglio Regionale.

 E’ già stata istituita da tempo un’apposita Commissione regionale per l’emersione del lavoro irregolare, composta da rappresentanti delle parti sociali, dell’ Inps, dell’Inail e della Guardia di Finanza. L’attività principale, durante quest’anno di attività,  è stata incentrata nell’individuazione di strumenti e risorse che possano favorire processi di emersione sia con riferimento al lavoro sommerso, sia con riferimento allo sviluppo locale del lavoro in condizioni di legalità.

“Abbiamo anche effettuato un bando di gara- ha spiegato l’assessore Ascoli- di cui è già stato nominato l’aggiudicatario, per l’affidamento di un incarico di ricerca sul lavoro irregolare e sommerso nell’ambito territoriale della regione, con particolare riferimento al settore dell’edilizia .

Una ricerca che consentirà di accrescere gli strumenti conoscitivi necessari a promuovere la trasparenza e la regolarità, nel quadro dei processi di sviluppo economico e sociale del territorio marchigiano.
“ La finalità è anche quella di favorire politiche ed interventi appropriati di emersione e di contrasto del fenomeno da parte dei soggetti pubblici e privati di indirizzo, di promozione e di gestione del mercato del lavoro, nonché da parte di soggetti pubblici con competenze in materia di vigilanza previdenziale e assicurativa”.

Tra le altre iniziative finalizzate a favorire il lavoro regolare, va ricordata la firma, il 30 luglio scorso, dell’intesa tra Regione Marche, ANCI, UPI, UNCEM, INPS, INAIL, Casse Edili, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, Ordini e Collegi professionali per il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (Durc) nel settore dell’edilizia.

La giunta regionale sta inoltre elaborando una proposta di legge regionale contenente “Norme in materia di accertamento della regolarità contributiva dei lavoratori impiegati nei cantieri” in attuazione dello stesso protocollo.

La Guardia di Finanza ha anche comunicato all’assessorato al Lavoro l’esito di due distinte operazioni di polizia giudiziaria, grazie alle quali sono state scoperte altrettante organizzazioni criminali operanti nelle Province di Ancona e Pesaro/Urbino, dedite all’introduzione e successiva regolarizzazione di clandestini mediante la presentazione di false dichiarazioni di “emersione del lavoro irregolare di cittadini extracomunitari”.

In particolare, con una di tali indagini,  si è giunti all’arresto di un cittadino cinese, all’identificazione di 35 suoi connazionali ed al sequestro di 6 aziende, operative per brevi periodi di tempo, riconducibili alla persona arrestata. A questo riguardo, è da sottolineare, l’importanza in particolare dei laboratori tessili, gestiti da cinesi, per cui si creano connessioni anche con l’immigrazione clandestina.