Da diversi anni ormai l’Azzurra volley Casette d’Ete rappresenta una realtà solida nel panorama sportivo marchigiano. Una squadra che, a dispetto del piccolo centro che rappresenta, non è più una sorpresa nel campionato di serie B1 di pallavolo femminile, in cui milita dal 2001. Tutti campionati tranquilli, di medio-alta classifica, senza mai rischiare la retrocessione.

L’anno scorso, i playoff sfiorati, e mancati solo di un punto dopo uno scontro diretto all’ultima giornata.

La squadra, mediamente molto giovane, è composta dai nuovi arrivi Sara Cicarè, Miriam Lauducci, Valeria Ricciardi e Francesca Secchi, e dalle conferme Simona Battistini, Ilenia Bernetti, Lidia Mangini, Laura Mazza, Giada Seghetta ed Ilenia Testella. Per quanto riguarda la dirigenza, il presidente della società è Marco Pennesi, i vice Giuliano Isidori e Gianfranco Marini, il segretario Bruno Lattanzi.

 

Per le ragazze guidate da Luisa Fusco (secondo allenatore Gianluca Regoli), la stagione è ripartita sabato scorso, e subito con un successo. All’esordio, in terra toscana, con la trasferta a Santa Croce sull’Arno, sul campo del Biancoforno S. Croce Pisa, l’Azzurra ha strappato un successo per 3-2. Vittoria sofferta, in una partita dall’andamento sorprendente, che le marchigiane avevano ampiamente dominato nei primi due set, facendosi poi rimontare dalla formazione di casa. Al tie break, poi, risultato netto e mai in discussione.

Questi i parziali: Biancoforno-Azzurra 2-3 (18-25, 19-25, 25-20, 25-22, 5-15). Primi punti in campionato quindi, ed esordio vittorioso in terra toscana come l’anno scorso, quando l’Azzurra alla prima di campionato si impose a Livorno. L’ ambizione per l’anno che verrà non può essere allora che quella di riconfermare i validi risultati delle ultime stagioni, centrando magari quel traguardo playoff sfumato di un niente lo scorso maggio.

 

“Pensiamo di poter  disputare un ottimo campionato – si augura Diomedi – L’ambizione è quella di restare nei piani alti della classifica, senza mai avere problemi di salvezza. Certo, raggiungere uno dei primi tre posti e qualificarsi per i playoff sarebbe il massimo, ma obiettivamente immaginare che una squadra di una frazione con 3.000 abitanti possa raggiungere l’A2 forse è un po’ troppo”.

 

Ma in fondo, sognare non costa nulla.