È stato presentato il 17 ottobre presso Sala del Cenacolo – Camera dei Deputati, il “Rapporto sulla tratta degli Esseri Umani” realizzato dal gruppo di 20 esperti nominati dalla Commissione europea.

La presentazione realizzata su iniziativa  dei tre esperti italiani componenti del gruppo  è promossa dall’ Associazione On The Road in collaborazione con la Regione Marche, il Comune di Roma e la Provincia di Torino.

 

Il  gruppo nominato dalla Commissione, composto da rappresentanti provenienti da diversi paesi dell’Europa allargata, ha realizzato un rapporto comprensivo con la finalità di orientare le politiche e le strategie europee e degli stati membri per contrastare e rispondere ai fenomeni di tratta degli  esseri umani nei prossimi anni.

Una delle componenti del Gruppo è Isabella Orfano, candidata italiana proposta dall’Associazione On the Road, ente no-profit impegnato sia negli interventi di tutela delle vittime di tratta, sia nello sviluppo di politiche di settore  a livello locale, nazionale e internazionale.

Il rapporto è stato consegnato al Commissario Europeo Frattini, presente alla mattinata insieme ad altre autorità del  mondo politico tra le quali gli Onorevoli Livia Turco, Roberto Centaro, Elettra Deiana, Katia Zanotti.

 

L’evento ha messo in luce l’importanza del confronto e del dibattito  tra soggetti di natura e livelli differenti come rappresentanti politici, enti locali, magistratura, operatori delle forze dell’ordine, organizzazioni no-profit e organizzazioni nazionali e internazionali.

Unanime l’apprezzamento per i contenuti e le raccomandazioni del rapporto, che ha messo in evidenza i principali punti sui quali lavorare tra cui la priorità della tutela e della promozione dei diritti umani quale strategia per contrastare il fenomeno criminale.

 

La mercificazione degli esseri umani come atto criminale che si sviluppa nella clandestinità e spesso in diretta relazione con politiche migratorie restrittive; un mercato del lavoro sempre meno regolamentato; la fiorente “industria” delle prestazioni  sessuali  che cresce in risposta ad una pressante domanda dei paesi riceventi; la mancanza di competenze e sistemi per affrontare la tratta di persone e gli abusi che ne conseguono; sono alcuni dei nodi problematici affrontati nel rapporto che richiama le istituzioni nazionali degli Stati Membri ad una determinata e realistica assunzione di responsabilità 

 

“Vista la priorità che deve essere attribuita al rispetto dei diritti umani e quindi alla centralità della persona, occorre dare un aiuto effettivo alle persone vittime di tratta rispettando le differenze culturali ed etniche e mettendo in campo tutti quei servizi che possono assicurare una vera inclusione sociale” afferma Marco Bufo, coordinatore dell’Associazione On the Road  “Se la persona è al centro lo sforzo principale deve andare verso l’identificazione e la tutela delle vittime di tratta anche da parte delle forze dell’ordine. In quest’ottica vanno riviste ad esempio le modalità di realizzazione delle retate e di gestione dei Centri di Permanenza Temporanea. Inoltre gli Enti Locali dovrebbero inserire il tema della tratta in maniera strutturale nelle politiche sociali ed ottenere un adeguato supporto anche economico dal Governo.”

 

 

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