FERMANA: Scotti, Quadrini (Niccolini al 38°s.t.), Masi, La Rocca, Acciai (Rodia al 44°s.t.), Francioso, Onesti, Cianni (Barucca all’inizio di ripresa), Bagnara, Staffolani, Smerilli. A disposizione: Iaboni, Del Moro, Croceri, Croce. All.re Sig. Sciannimanico.

TERAMO: Mancini, Dei (Favasuli al 32°s.t.), Angeli, Catinali, Migliaccio, Movilli, Franzese, Nicodemo (Wahab al 33°s.t.), Manca, Bondi, Taua (Luiso al 24°s.t.). A disposizione: Tazza, de Angelis, Margarita, Marzocchi. All.re Sig. Cari.

ARBITRO: Sig. Dino Tommasi di Bassano del Grappa, assistenti Ardito di Foggia e Riefolo di Barletta.

NOTE AMMONITI: Quadrini e Barucca (F), Movilli e Dei (T).ESPULSI: Smerilli (F) e Franzese (T).ANGOLI: 4 a 1 per il Teramo.

RETE: Autogol di Scotti al 43° della ripresa.

Quando sembrava che la partita si fosse incanalata su una passiva inerzia veicolata allo 0 a 0, il neo entrato Favasulli va a calciare l’angolo per il Teramo. La palla scende a centro area, sembra essere presa sicura di Scotti ma, o per incomprensione con i colleghi di reparto o perché coperto dagli stessi, la sfera gli carambola sul ginocchio per poi finire in fondo al sacco.

E’ la rete da tre punti che vale l’intera posta in palio al Teramo dell’ex tecnico canarino Marco Cari.

Questo l’elemento sintesi della gara che, per quanto avara di emozioni, poteva rappresentare continuità di risultati con un nuovo pareggio a carico della baby Fermana, comunque più utile al morale che alla classifica.

Con ordine però, vanno valutate anche le dinamiche del resto della gara, partendo dalla prima frazione di gioco. Il Teramo minaccia Scotti al 19° con un tiro di Catinali e si vede annullare la rete di Taua, per fuorigioco, qualche minuto dopo.

Al 23° terna arbitrale protagonista: Staffolani giace a terra da qualche istante e il Direttore di gara interrompe il gioco per agevolarne i soccorsi. Franzese e Masi, lontani dal canarino dolorante, dibattono per accaparrarsi la sfera. Masi la fa sua e Franzese lo scaraventa a terra. Pronta la segnalazione del guardalinee che chiama a se l’arbitro. Dopo qualche secondo di consulto è cartellino rosso per l'incolpevole Smerilli ed il teramano Franzese.

Al 32°Taua gira acrobaticamente in area ma liscia la sfera per la presa sicura di Scotti. Sullo scadere è Fermana: La Rocca lancia Bagnara sulla sinistra, questi entra in area, si libera del diretto marcatore ma subisce il raddoppio dei centrali ospiti, la palla carambola a La Rocca che spara di prima intenzione ma fuori. Nel cuore del recupero lancio millimetrico di Taua per Manca che, agganciando al limite dell’area salta i centrali difensivi in ritardo sulla circostanza e tira con la palla a lato di un niente.

Ad inizio di ripresa Bondi converge e tira alto, gli risponde Quadrini da trenta metri ma para agevolmente Mancini. Al 6° sale sulla fascia destra il terzino Dei, cross dello stesso con la palla che attraversa senza deviazioni la lina di porta ma trova pronto sul secondo palo Angeli alla deviazione: colpo di reni di Scotti che sventa la minaccia. Numero uno di casa ancora protagonista poco dopo quando devia in angolo un tiro di Taua.

Per la Fermana Staffolani è l’uomo faro: si danna l’anima in mezzo a tre marcatori a metà di secondo tempo e serve Bagnara che però viene fermato dal fuorigioco. Ancora "Staffo" qualche minuto dopo quando si fa ribattere la conclusione, frutto di una bella discesa, dal recupero dei centrali di casa. Capovolgimento di fronte e Francioso nega la rete a Taua. Quando l’enerzia della gara sembrava far presagire al pari, ecco l’episodio del corner descritto in apertura.

La Fermana è nuovamente sconfitta, sul campo, sulla classifica e nel morale. Guai buttare la spugna. L’imperativo è salvare quanto fatto di buono e proiettarlo sull’immediato futuro sperando nella tanta auspicata inversione di tendenza.