La discussione era iniziata nel corso della seduta del consiglio comunale di qualche giorno fa dopo una precedente richiesta - nel civico consesso del 5 agosto - di rinviare il punto per un approfondimento.

Se n'è discusso anche ieri sera per diverse ore ma, alla fine, non si è giunti ad un voto unanime e l'approvazione dello statuto  della società che l'amministrazione intende costituire - a partecipazione pubblica - per la gestione dei servizi comunali è avvenuta con i soli voti di maggioranza.

La minoranza di governo, dopo i dovuti approfondimenti, ragionamenti e valutazioni, ha proposto degli emendamenti l'accoglimento dei quali avrebbe avuto come conseguenza la votazione favorevole del punto e, di conseguenza, l'approvazione del punto all'unanimità.

Gli emendamenti, però, sono stati respinti e non si sono create le condizioni per un voto unanime.

A questo punto, la minoranza si è detta dispiaciuta per il fatto che l'amministrazione non abbia voluto cogliere la possibilità di un voto unanime. E lo stesso ha sostenuto il sindaco che si è detto rattristato dall'impossibilità di arrivare ad un accordo e "...la minoranza ha perso l'occasione per dimostrare di condividere un percorso che porterà dei vantaggi per la città".

Dopo ore di discussione, comunque, lo statuto è stato approvato.