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Riserva della Sentina: due passi avanti

San Benedetto del Tronto | Il consigliere regionale dei Verdi Pietro D’Angelo: “se nessuno si mette di traverso, entro la fine dell’anno festeggeremo l’istituzione della riserva”

di Giovanni Desideri

un casolare della Sentina

È trascorso giusto un mese dal suo ultimo appello a fare presto per l’istituzione della riserva naturale della Sentina. Il consigliere regionale dei Verdi Pietro D’Angelo ne segue passo passo l’iter amministrativo e annuncia che due di questi passi stanno per essere compiuti: “se nessuno si mette di traverso – dice – entro la fine dell’anno potremmo festeggiare l’istituzione della riserva”.

I due passi annunciati da D’Angelo: “venerdì 29 ottobre la bozza di progetto per la riserva verrà analizzata dalla conferenza delle autonomie, ovvero dagli Enti locali coinvolti. Poi il 2 novembre si svolgerà a San Benedetto un incontro tra amministratori, associazioni ambientaliste e produttori agricoli. Dopo queste due date toccherà alla giunta regionale approvare il progetto. Se il documento passerà entro novembre per la quarta commissione regionale ambiente, il consiglio regionale potrà approvarlo definitivamente entro la fine dell’anno”.

“Non è stato facile – prosegue D’Angelo – far confermare il finanziamento regionale di oltre 206 mila euro per l’istituzione della riserva nel PTRAP 2004/2006 (il Piano Triennale Regionale per le Aree Protette). Il progetto della Sentina era infatti legato a quello per la riserva della foce del Metauro, che ha visto contrari, per non sottrarre fondi ad altri scopi e ritenendo che la riserva si sarebbe sovrapposta ai piani faunistici, il presidente della Provincia di Pesaro Ucchielli, il vicepresidente della provincia di Ancona Sagramola, il sindaco di Ancona Sturani, il sindaco di Fano Aguzzi. Alla fine la riserva del Metauro è stata stralciata.”

“L’istituzione della riserva naturale della Sentina sarebbe la conclusione di una battaglia durata vent’anni – precisa D’Angelo – e per me un bel modo di concludere il secondo mandato in Regione. Sono però consapevole che gli avversari della riserva, ovvero le forze politiche legate ai cacciatori e lo stesso Comune di Ascoli che è proprietario di buona parte dell’area, dispongono ancora di alcuni strumenti per bloccare l’iter. Per salvare il provvedimento esercitando pressioni sulla Regione ho chiesto l’ausilio del presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi. Agli amministratori di San Benedetto do almeno atto di non essersi messi di traverso. E questo è stato molto importante: nonostante per altri provvedimenti io li abbia definiti “i nuovi barbari””.

25/10/2004





        
  



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