Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Si è riunita la commissione provinciale del lavoro

Ascoli Piceno | I protagonisti della vita economico-politica dovranno trovare nuove modalità di dialogo al fine di creare condivisione di progettazione

di Federico Biondi

La commissione provinciale per il lavoro istituita per legge è stata convocata in modo straordinario Presso la Sala CPL del Settore Formazione Professionale di Via Kennedy per discutere della crisi occupazionale nella provincia di Ascoli.
 
Al tavolo erano presenti le associazioni degli industriali, sindacali, dell’artigianato, dell’agricoltura e del commercio. Era presente il presidente del Coico fermano maceratese del calzaturiero, dell’agroalimentare industriale di San benedetto del Tronto e il Co.sif.
 
Nel passato le difficoltà in materia di lavoro, occupazione, produzione erano collegate soprattutto al problema dei lavoratori dipendenti, del costo del lavoro e dei diritti del lavoratore, al contrario in questa seduta è emersa un’analisi completamente diversa.
 
Presenti in oltre il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, l’Assessore alle Politiche Attive del Lavoro Emidio Mandozzi, il Dirigente del settore Roberto Giovannozzi, l’Assessore Regionale al Bilancio Luciano Agostini, l’Assessore Regionale al Lavoro Ugo Ascoli.
 
Il territorio della provincia ha delle risorse ma anche delle criticità e la presa d’atto di ciò è un passo in avanti rispetto al passato.
 
“Occorre sviluppare e ampliare la discussione – dice Emidio Celani a nome di tutte e tre le associazioni sindacali confederali – instaurare dei tavoli tematici in modo da approfondire gli argomenti per poi trovare soluzioni concrete per tutte quelle persone che oggi stanno perdendo il posto di lavoro”
 
In effetti occorrono soluzioni concrete per i lavoratori e tutti i giovani diplomati e laureati che sono attualmente disoccupati.
 
Una delle vie che possono aiutare ad uscire dalla crisi secondo Ugo Ascoli è affrontare, discutere e valutare il sistema imprenditoriale delle piccole aziende. Ciò non vuol dire fondere o far scomparire la piccola e media impresa di cui il nostro territorio è ricco, ma trovare modalità organizzative nuove per riuscire ad avere la capacità critica sufficiente per aggredire i mercati.
 
Tecnicamente non è possibile competere nel mercato globale, essere produttivi se non si supera o non si raggiunge un livelli “critico” di organizzazione d’impresa, come è noto l’Information Communication Technology (nuove innovazioni e la tecnologia) non può essere produttiva se non raggiunge un livello di organizzazione minimo.
 
Quindi occorre raggiungere questa soglia con varie modalità che vanno dai consorzi, alle cooperazioni, agli accordi di fatto, agli accordi temporali d’impresa, in definitiva queste sono modalità di gestione dell’impresa che consentono alle piccolissime aziende di attrezzarsi per essere pronte ad affrontare il mercato internazionale.
 
Dal tavolo è emerso che gli imprenditori non si prestano, almeno per adesso, a questo tipo di gestione dell’impresa anche perché organizzazioni di questo tipo, necessitano di operatori economici che abbiano la capacità di gestire un pool di imprese.
 
Un altro aspetto da considerare è la formazione continua, cioè la formazione che si fa con i lavoratori occupati. Quindi fare formazione adatta ai ritmi di apprendimento e di lavoro di una piccola azienda e puntare a figure professionali che servono effettivamente a consentire il passaggio ad uno standard qualitativo più alto del sistema economico provinciale.
 
“Di questa iniziativa va dato merito all’assessore provinciale Emidio Mandozzi e all’assessore regionale Ugo Ascoli – dice Vizioli il direttore dell’Assindustria di Ascoli Piceno – i problemi e le debolezze di questo territorio sono note a tutti”.
 
Il direttore durante la discussione ha lanciato l’idea di poter creare studiare il modello economico più confacente alle potenzialità del territorio con l’apporto di studiosi del mondo della cultura scientifica economica, strada gia percorsa da altre realtà italiane come quella del Friuli Venezia Giulia.

27/10/2004





        
  



1+2=

Altri articoli di...

Ascoli Piceno

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
15/11/2022
800.000 euro per le scuole (segue)
14/11/2022
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)

Politica

02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
22/10/2022
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
21/10/2022
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
19/10/2022
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
13/10/2022
Festival dello sviluppo sostenibile (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji