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Parcheggi: malumori e proteste per le nuove zone blu

Ascoli Piceno | Confesercenti: “L’emergenza traffico attuale impone al Comune di riappropriarsi delle leve della programmazione del traffico e quindi di rescindere con urgenza la convenzione con la SABA”.


La creazione di nuove zone blu per la sosta a pagamento in luogo dei parcheggi liberi nei vari quartieri della città sta giustamente creando forti malumori e proteste da parte dei cittadini.

La scelta di procedere su questa direzione impopolare è stata imposta dall’Assessore al traffico in ottemperanza della “famigerata” convenzione con la Società SABA Italia Spa che prevedeva l’acquisizione alla ditta di circa 2.500 parcheggi a raso.

Le aree di sosta fin qui acquisite dalla SABA Italia Spa dal comune sono state circa 1.700 ora si sta procedendo alla privatizzazione delle residue 800 aree di sosta.

Pertanto, al termine di questa operazione, la Società concessionaria avrà praticamente la gestione della gran parte delle aree di sosta pubbliche della città.

Non contestiamo qui il dovere di un’amministrazione pubblica di dare attuazione ad obblighi contrattuali; quello che mettiamo in discussione è la capacità del Comune di operare nell’interesse effettivo della collettività. Tale capacità è, a nostro avviso, praticamente nulla.

Non è un caso che i posti auto invece di aumentare diminuiscano continuamente e mentre i parcheggi a pagamento sono spesso vuoti, i residenti non sanno più dove parcheggiare.
In luogo della creazione di nuove aree di sosta, si sottraggono spazi pubblici per “privatizzarli” incrementando, di fatto, i margini di profitto della società concessionaria.

L’amministrazione Comunale si riempie la bocca di parole come Nuovo Piano del Traffico, ma non è stato ancora fornito un dato ufficiale su quella che è la domanda e l’offerta di aree di sosta (ovvero qual è il fabbisogno dei parcheggi rispetto al traffico urbano).

Noi non abbiamo a disposizione questi dati, ma ci guardiamo intorno e vediamo che intere zone della città stanno letteralmente esplodendo.

Non solo il Centro Storico è invivibile, ma anche intere zone come Piazza Matteotti, Viale De Gasperi, Piazza Immacolata, Viale Benedetto Croce, Stazione ferroviaria sono in condizioni disastrose.
Di fronte a questa situazione, se si hanno veramente a cuore le sorti della città, non ci si può più limitare a gestire l’esistente.

L’emergenza traffico attuale impone al Comune di riappropriarsi delle leve della programmazione del traffico e quindi di rescindere con urgenza la convenzione con la SABA.

In altre città tali scelte sono state effettuate con risultati lusinghieri ed i costi che si sono dovuti pagare per il riscatto anticipato della convenzione sono stati presto recuperati con una gestione controllata dal comune attraverso sue società di servizi.

Ci chiediamo, infatti,  perché la gestione della sosta può essere remunerativa per un soggetto privato e non può esserlo per un Ente Pubblico o meglio per una sua società controllata?

Questa decisione consentirebbe tra l’altro di ridurre i prezzi della sosta nell’interesse pubblico e di investire nuove risorse nella viabilità e nella creazione di nuovi nei parcheggi realizzando zone miste che tutelino sia i residenti che chi chiede di parcheggiare per un lasso minore di tempo.

Sono quindi necessarie scelte drastiche ed innovative per avviare un vero piano del traffico e della sosta che ridisegni la mobilità cittadina smettendola col “gioco dell’oca” dell’improvvisazione sulla pelle di tutti.

Se non interverranno nuove posizioni del Comune in linea con questi indirizzi, la Confesercenti si farà promotrice di una raccolta di firme per la realizzazione di un REFERENDUM POPOLARE per la rescissione della convenzione con la SABA Italia SpA.

 

27/10/2005





        
  



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