Obiettivo dell'incontro: affrontare tematiche inerenti il nuovo Ospedale di Zona della Provincia di Fermo. Una struttura per la quale è prevista una superficie di terreno che va dai 15 ai 20 ettari. Si è parlato di Fermo come sistema, che vedrebbe salire i posti letto fino a circa 600 unità. Di questi, 350 derivanti dal nuovo ospedale e 100 dall'Inrca, ai quali si aggiungono gli ulteriori 50 di Villa Verde e i 60 per le fragilità. L'obiettivo è quello di creare un punto di riferimento sanitario per le Marche del Sud, in grado di attrarre la popolazione.

Un sistema, quello fermano, che deve essere in grado di gestire al meglio problematiche importanti, come quelle delle urgenze e delle emergenze. Ci sono poi aspetti come la gestione della filiera dedicata alla cura dell'anziano. Tra le altre priorità su cui puntare nel nuovo assetto della sanità fermana c'è la prevenzione, il servizio di biologia molecolare, la riabilitazione e la gestione delle lungodegenze.

Per quanto riguarda le specialistiche, attenzione verrà data alle nuove patologie con eccellenze come quella delle protesi all'anca per la quale al momento si registra una mobilità passiva pari a 22.000.000 di Euro. Altro tema è la cardiologia legata agli anziani. Il sindaco Saturnino Di Ruscio ha anche proposto di allocare nella stessa area anche il corso di Laurea in Scienze Infermieristiche.

Del futuro dello stabile che ospita attualmente l'ospedale "Augusto Murri" è invece ancora prematuro parlare. Come è prematuro disquisire sulla collocazione del nuovo ospedale di rete. I passi successivi saranno il rinvio della valutazione ai capigruppo con le commissioni comunali al Consiglio Comunale di Fermo e la convocazione di una nuova Conferenza dei Sindaci entro metà novembre.