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“Fu una sporca operazione, un atto di corruzione e pirateria politica!”

San Benedetto del Tronto | Accordi del 2001: Calvaresi con Armata, Nico contro entrambi. Franceschini: “danni all’opposizione. Assurda la presidenza della Picenambiente a Pompei”

di Giovanni Desideri

Interventi in crescendo dei consiglieri comunali Mauro Calvaresi (lista civica), Pino Nico (UDC), Gabriele Franceschini (DS) sugli accordi intervenuti nel 2001 tra una parte della lista “Libera per Calvaresi” e l’allora candidato sindaco di San Benedetto Martinelli. Il dibattito è esploso dopo le dichiarazioni dello stesso Calvaresi durante il consiglio comunale del 25 ottobre e vi hanno già preso parte due persone che allora facevano parte di quella lista: l’ex assessore Leo Sestri e Tonino Armata (v. “articoli connessi”).

Nuovo intervento di Calvaresi: “non sapevo della “commissione dei 10” all’interno del mio gruppo, di cui oggi riferisce Armata. Ma credo che egli dica la verità, avendo vissuto quel periodo in prima persona. Nel 2001 io rifiutai la proposta di AN e Forza Italia di candidarmi a sindaco per il centrodestra, mentre per il ballottaggio dichiarai pubblicamente che non appoggiavo né Martinelli né Mozzoni. In consiglio comunale non ho nominato Sestri. Ho parlato in generale. Ma che Sestri dica ora di aver agito secondo la volontà della maggioranza della Lista Calvaresi non è corretto e Armata ha fatto bene a smentirlo”.

Nel 2001 un accordo sull'urbanistica fu firmato tra Leo Sestri e il sindaco Martinelli, come ha già ricordato il sindaco stesso. E come ha ricordato anche il consigliere Vincenzo Rosini (Lega Nord) nello stesso consiglio comunale: “l’accordo fu sancito in casa della suocera di Martinelli”.

“La mia candidatura a sindaco alla testa di una lista civica – aggiunge Calvaresi – era conseguenza della contestazione al metodo e ai contenuti della precedente amministrazione. Eravamo appoggiati dai Verdi e da Democrazia Europea, il gruppo poi confluito nella Margherita. In particolare eravamo contrari ai Prusst e favorevoli ad un nuovo Piano Regolatore, semplicemente perché quello precedente era ormai esaurito, dal momento che era stato costruito tutto ciò che era previsto. Il problema era invece la mancanza di aree verdi e servizi, per una superficie che allora stimai in circa un milione di metri quadrati. Un nuovo PRG era quindi una scelta obbligata”.

Calvaresi conclude proiettandosi alle prossime elezioni amministrative: “nel centrodestra mai!”.

Pino Nico fu eletto nel 2001 nelle file della Lista Calvaresi, ma poi divenne capogruppo dell’UDC: “occorre – dice – che gli interlocutori mostrino sempre almeno il minimo (sottolineo il minimo) di onestà intellettuale, dote peraltro utile, necessaria ed auspicabile nella vita prima che nella politica. Sulla vicenda riguardante gli accordi tra il sindaco e parte della lista civica nella quale sono stato eletto, ed in particolare nelle posizioni espresse “a braccetto” , dal consigliere di minoranza Calvaresi e dal sig. Armata, ritengo che di onestà intellettuale non ve ne sia nemmeno l'ombra più lontana. Le tante meschinità e menzogne alle quali il consigliere Calvaresi ha voluto dare “dignità istituzionale” con il suo intervento in consiglio comunale rappresentano l'ennesima riprova che non esiste la minima possibilità di rimuovere i suoi interventi politici dalla melma di confusione e disonestà intellettuale dalla quale da tempo sono stati sommersi”.

È la volta di Gabriele Franceschini dei DS: “presenteremo una interrogazione al sindaco Martinelli, affinché riferisca in consiglio comunale sull’esistenza o meno di un accordo scritto con alcuni esponenti della Lista Calvaresi, che sancì il passaggio di Pino Nico dal centrosinistra al centrodestra, e la riduzione del numero dei consiglieri di opposizione da 12 a 11: una sporca operazione, un atto di corruzione e di pirateria politica! Vogliamo piene assicurazioni su quei “corrotti e corruttori” di cui ha parlato Calvaresi. Vogliamo anche sapere dal sindaco se è vero che vuol conferire la presidenza della Picenambiente a Nazzareno Pompei, che il 31 agosto, con decreto sindacale n. 13, ha rimosso dall’incarico di assessore alle politiche sociali perché era “irrevocabilmente venuto meno il rapporto fiduciario” con lui. Un nuovo incarico sarebbe assurdo”.

28/10/2004





        
  



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