Fondi alle imprese, botta e risposta tra Santori e Petrini
Ancona | Il vicepresidente del Consiglio attacca: "E' scandalosa la mancata attivazione delle risorse per la micro, piccola e media impresa". Replica Petrini: "Di scandaloso c'è solo l'affermazione di Santori, fondata sulla non conoscenza dei meccanismi europei".
Dal Vice Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Avv. Vittorio Santori riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
La crisi del sistema finanziario mondiale e quella delle grandi imprese (vedasi da ultimo la Antonio Merloni) hanno occupato la stampa nazionale e quella regionale lasciando all'ombra tutto il tessuto delle piccole e medie imprese che sono, specie nella Regione Marche il vero volano dell'economia nonché unico punto di forza per la ripresa economica di tutto il territorio.
Le nostre micro imprese e le PMI delle Marche sono vitali, competono vigorosamente nel mondo, conquistano mercati nuovi ed esportano qualità; al tempo stesso sono in profonda fase di cambiamento strutturale e di crescita. Di qui la necessità improrogabile di aiutarle a crescere di dimensione, stimolarne gli investimenti in innovazione e capitalizzazione nonché istituire vantaggi per chi opera nuove assunzioni. Alcuni strumenti regionali, come da ultimo il FESR 2007/2013, prevedono forme di incentivazione ma la Regione Marche è fortemente in ritardo nella realizzazione degli interventi.
Scandalosa in proposito è stata la mancata attivazione delle risorse comunitarie congiunte per le micro e piccole imprese (Programma JEREMIE). Iniziativa congiunta della Commissione Europea, della Banca Europea per gli Investimenti e del Fondo Europeo per gli Investimenti nata allo scopo di facilitare e migliorare l'accesso ai finanziamenti per le PMI delle regioni europee e contribuire alla crescita delle imprese e dell'occupazione.
Con JEREMIE la Commissione Europea ha voluto dare una forte risposta alle difficoltà riscontrate nel periodo 2001-2006 di accesso ai finanziamenti da parte delle micro imprese e delle PMI. Il POR - FESR 2007/2013 della Regione Marche è stato approvato dalla Commissione Europea il 17.08.2007. Oggi, a distanza di 14 mesi, non si sente neppure parlare di iniziative concrete a favore dello sviluppo delle PMI. Perché il Governatore Spacca non ha ancora attivato JEREMIE e le altre iniziative che, dopo l'approvazione formale della Commissione Europea, porterebbero notevoli risorse finanziarie a beneficio del sistema economico regionale?
La regione Lombardia, la regione Campania sono già operative con tale iniziativa ed altre come la Liguria, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, la Valle D'Aosta e l'Emilia Romagna si trovano in una fase avanzata dell'iter di attivazione. La Regione Marche, nell'affrontare il problema della Antonio Merloni e del suo indotto non può disinteressarsi di tutto quel tessuto imprenditoriale rappresentato dalle piccole imprese che producono vera ricchezza nel territorio ed unico elemento di forza per uscire dalla crisi. E' mancata, fino ad oggi, una politica regionale che ponesse al centro dell'economia locale gli strumenti strutturali e gli incentivi alla ricerca a favore delle micro imprese e delle PMI.
Su tale rilevante questione ho depositato il 31 ottobre una precisa interrogazione al Governatore Spacca chiedendo con urgenza una risposta nell'Assemblea sui motivi che hanno indotto la Regione Marche a non attivare le risorse comunitarie congiunte per le micro e PMI previste nel Programma JEREMIE.
Questa la risposta di Paolo Petrini,Vicepresidente della Giunta Regionale:
Di scandaloso c'è solo l'affermazione di Santori, fondata sulla non conoscenza dei meccanismi europei che presiedono all'attivazione degli strumenti di ingegneria finanziaria cofinanziati dal Fesr negli anni 2007-2013. La lunga concertazione effettuata proprio con le rappresentanze imprenditoriali è servita a definire l'entità delle risorse da destinare all'esperienza Jeremie, a fronte di quelle da destinare agli strumenti di garanzia fidi. le Marche, tra le prime regioni italiane a promuovere questa strumentazione in partnership con il FEI, Fondo europeo per le Pmi, proprio la prossima settimana avranno qui una delegazione del FEI per concludere l'accordo contrattuale necessario all'attivazione dello strumento. Di più, le Marche stanno seguendo attentamente anche le premesse, europee e nazionali, per la futura attivazione dello strumento finanziario europeo denominato Jessica, volto allo sviluppo dei sistemi urbani. Esattamente il contrario di quanto affermato dal vice presidente del Consiglio Santori.
Lo scorso 24 ottobre, in occasione della visita nelle Marche della Commissaria europea Hubner, è stato ufficialmente annunciato il lancio dell'iniziativa Jeremie nella nostra regione. La stessa Commissaria Hubner, nel corso della Conferenza europea sugli strumenti finanziari comunitari di Bratislava del 15 e 16 ottobre scorsi, lodando le prime regioni europee che hanno scelto di attivare questi fondi, ha fatto proprio riferimento alle Marche. Quindi nessun forte ritardo né tantomeno disinteresse per il tessuto di piccole e medie imprese, ma al contrario costante e attento lavoro per utilizzare ogni possibile forma di aiuto agli imprenditori marchigiani proveniente dall'Europa.
E questo è uno dei temi principali discussi nel corso della Conferenza sulla coesione territoriale, in programma ieri e oggi a Parigi e a cui ho preso parte.
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31/10/2008
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