Lotta aperta su fronti contrapposti: Piazza Garibaldi non finisce mai di dividere gli elpidiensi. Mentre il futuro del cerntro cittadino rimane un enorme punto interrogativo, le divisioni sulle sorti del cineteatro Gigli e dell'intera piazza non si placano. 

A favore dei progetti dell'Amministrazione comunale e contro il parere del Comitato tecnico scientifico del Ministero per i beni culturali, che ha disposto di tutelare la struttura, si schiera un gruppo di cittadini. Gruppo che si è organizzato e sta raccogliendo firme da nord a sud, pratica che continuerà fino alla fine di ottobre. 

Promotore dell'iniziativa è Luigi Perticarà, presidente del centro sociale anziani. "Un'iniziativa che porto avanti da semplice cittadino - spiega - che ha a cuore Porto Sant'Elpidio e vuole una piazza più bella. Stiamo raccogliendo firme in tutta la città e l'adesione va oltre le aspettative". La petizione nasce con l'obiettivo di costituire un comitato cittadino pronto a far sentire la propria voce con il Comune e gli organi superiori, affinché il progetto piazza possa andare avanti e si blocchi lo stallo che perdura ormai da qualche anno. E' ancora presto per parlare di numeri, ma in pochi giorni già centinaia di persone avrebbero sottoscritto la richiesta.

Si fa sentire, però, anche l'altra metà di Porto Sant'Elpidio, quella che di firme ne ha già raccolte in passato (ben 2.700) per salvare il cinema teatro e denuncia scarsa chiarezza nella sottoscrizione. Nelle ultime ore ha iniziato a circolare un documento, firmato "Angela Serafini e il suo gruppo di amici", che attraverso manifesti e volantini esprime dubbi sulla correttezza nelle modalità di raccolta di firme. "Cittadini attenzione! - si legge nel documento - Le firme che si stanno raccogliendo in questi giorni, dicendo che servono ‘per rifare la piazza', in realtà, servono invece a demolire il nostro storico teatro; demolire il municipio e tutto il verde; costruire, al loro posto, un palazzo condominiale di cinque piani; costruire palazzi all'Orfeo Serafini. Leggete attentamente il testo del foglio e, se non siete d'accordo, non firmate".