Altra ondata di violenza allo stabilimento Medusa: 4 i denunciati, tra cui un buttafuori
San Benedetto del Tronto | Viene a galla una nuova rissa, dopo quella molto violenta avvennuta durante la Notte Bianca. I fatti in questo caso si sono svolti all'interno dello stabilimento, lo scorso 3 settembre, durante una festa di compleanno.
La Medusa (Foto Capriotti)
Tutto è cominciato alle 02:50 del 03 settembre scorso, quando telefonicamente al Commissariato di San Benedetto veniva segnalata una rissa presso lo stabilimento balneare Medusa.
Appena arrivati sul posto gli agenti sono stati avvicinati da tre ragazzi che hanno raccontato di essere stati colpiti con violenti pugni al volto da uno dei buttafuori del locale, albanese con i capelli rasati: questo lo scarno identikit fornito del loro aggressore. Come segni visibili dell'aggressione due di loro mostravano l'uno il naso sanguinante e l'altro un gonfiore alle guance. IL terzo invece lamentava un forte dolore all'orecchio sinistro.
Si apprendeva poi che il buttafuori in questione, si era nel frattempo allontanato per farsi medicare presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Sant'Omero (TE).
Come si evinceva dalle dichiarazioni delle parti offese, verso le 01:15 - 01:20 del 03.09 tutti e tre si erano portati presso lo chalet Medusa perché invitati da un amico alla sua festa di compleanno. Il numero degli invitati, poteva aggirarsi attorno alle 20 persone. Al momento dell'aggressione il locale era gremito di gente e la musica suonava ad alto volume.
Dalle dichiarazioni dei giovani è emerso che il festeggiato, aveva ricevuto dal locale 3 o 4 candeline pirotecniche ad effetto scintillante, di quelle che solitamente si usano per le torte. Delle due che erano state accese una ce l'aveva in mano il festeggiato, ma questi, inavvertitamente, l'aveva fatta cadere proprio sotto gli occhi del buttafuori. Non erano passati che pochi istanti quando lo stesso, ad onta dell'ammonimento del buttafuori, si era lasciato nuovamente sfuggire di mano la candelina accesa.
Al che lo stesso energumeno lo aveva afferrato da dietro per il busto onde trascinarlo con forza verso l'uscita. Intervenuti quasi immediatamente a sostegno del loro amico, i tre ragazzi sopra citati avevano cercato di convincere bonariamente il buttafuori a lasciarlo stare e a non rovinargli la festa di compleanno. Tentativo vano, perché all'improvviso l'individuo, senza proferire parola, aveva colpito dapprima uno dei ragazzi con un solo pugno al volto.
Peggio era andata all'altro, vittima di un vero e proprio pestaggio: il buttafuori, infatti, gli aveva sferrato una serie di pugni al volto con il braccio destro mentre con l'altro lo teneva immobilizzato da dietro per il collo. Avvicinatosi rapidamente all'amico e al buttafuori, l'uno trascinato di peso dall'altro, uno dei giovani - stando alla sua esposizione dei fatti - aveva afferrato il primo per un braccio, come per tenerlo fermo sul posto, e chiesto al secondo il perché volesse cacciare fuori dal locale il suo amico. Per tutta risposta il buttafuori gli sferrava un pugno sulla mandibola destra.
Il buttafuori albanese ha presentato per iscritto una denuncia-querela contro i 4 italiani che a suo dire, verso le 02:40 lo avevano aggredito con calci e pugni all'interno del "Medusaa". Diametralmente opposta a quella fornita dai ragazzi quindi la sua versione. A suo dire già intorno alle 02:00 un gruppo di circa 10 persone, forse in preda agli effetti dell'alcool, si era fatto notare per via di comportamenti sfrenati (grida, spinte, balli sui tavoli e altro) tali da arrecare fastidio al resto della clientela.
A distanza di circa una quarantina di minuti questi soggetti non si erano ancora calmati. Anzi, la situazione aveva preso una piega preoccupante a causa di una pianta data parzialmente alle fiamme. A provocare il fuoco erano state le candeline scintillanti infilate nel vaso contenente la pianta da uno dei componenti il gruppo. All'immediato invito dell'albanese a moderare i comportamenti, 4 di loro lo avevano accerchiato, schiaffeggiato e insultato con frasi di stampo razzista. Poi, improvvisamente, si erano scagliati contro di lui colpendolo con calci e pugni in tutte le parti del corpo. Provvidenziale a detta sempre dello stesso l'intervento dei suoi colleghi per scongiurare il peggio.
In ogni caso l'albanese e tre italiani riportavano lesioni guaribili tra i cinque e i venti giorni. Alcuni testimoni raccontavano che ad un certo punto della serata più di 10 persone avevano accerchiato l'albanese e si sono avventate contro di lui. Da qui la reazione dell'albanese e il susseguente intervento degli altri buttafuori per separarlo dagli aggressori. Del folto gruppo ammassatosi attorno all'albanese soltanto alcuni giovani avevano iniziato a colpirlo improvvisamente con calci e pugni al corpo a cui seguì una reazione veemente da parte dello stesso.
Il Commissariato al termine delle indagini ha denunciato per lesioni reciproche 4 persone tra cui il "buttafuori" albanese.
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06/10/2011
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