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I perchè no! all'appalto sulla pubblica illuminazione.

Falerone | I consiglieri della lista di minoranza Spiga di grano, dopo le dichiarazioni del sindaco Massimo Bertuzzi spiegano i problemi che potrebbero scaturire da un appalto di 15 anni.

di Alessio Carassai

 Proprio qualche giono fa, il sindaco Massimo Bertuzzi ha precisato la posizione dell'amministrazione sulla questione appalto per la pubblica illuminazione adducendo tre importanti questioni a suffragio di questa scelta: minori costi dell'elettricità, messa a norma di 50 linee urbane e manutenzione ordinaria, possibilità di utili. Queste motivazioni però non sono ben accette dal gruppo di opposizione.  

"In merito all'appalto dell'intera gestione della pubblica illuminazione – hanno dichiarato i consiglieri comunali del gruppo “Spiga di Grano” di Falerone Giulio celi, Adele Ciccangeli, Paolo Armini, Andrea Giacinti e Tacchetti Gaetano - da noi fermamente criticato nell'ultimo consiglio, il sindaco dice di aver portato a 15 anni la durata del contratto, ma dopo più di un'ora di dibattito, e chi era presente può testimoniare, in cui noi abbiamo evidenziato la pericolosità di legare un paese ad un'impresa, ad oggi sconosciuta, per 20 anni, sentire che adesso sarà "solo" per 15 anni.... beh sicuramente non ci consola! Il sindaco inoltre avrebbe 3 motivi con cui giustificare un simile appalto secondo noi ci sono 3 e più motivi che ci fanno dire di no! Primo, il settore dell'energia elettrica è in continua e rapida evoluzione e da quì a pochi anni ci saranno sicuramente novità ed occasioni diverse per la gestione della pubblica illuminazione, nel 2007 fra solo 2 anni, ci sarà la liberalizzazione nell'erogazione di energia elettrica, l'Enel non sarà l'unico erogatore. Ci saranno occasioni di risparmio che il Comune di Falerone non potrà valutare autonomamente perché legato per 15 anni alla gestione dell'impresa vincitrice dell'appalto.

Secondo, per quanto riguarda la sistemazione e messa a norma di tutti gli impianti a tutt'oggi non c'è un piano di fattibilità, non ci sono tempi certi. Quando la ditta provvederà alla messa a norma delle linee? Durante il primo anno? Durante il 2°, il 3° oppure allo scadere del 15° anno? Con quali vie si inizierà? Non lo sappiamo e si dà in appalto per 15 anni un servizio essenziale come la pubblica illuminazione senza sapere come verrà gestito. Non è stato neanche fatto un conteggio dei costi che il Comune dovrebbe spendere per mettere a norma le vecchie linee.

Hanno un problema, invece di vedere come può essere risolto e con quale tempistica, decidono subito di appaltare tutto ad un'impresa sconosciuta per 15 anni, si fidano, ad occhi chiusi!
Terzo, l'impresa che secondo loro provvederà alla messa a norma di 50 linee, alla manutenzione ordinaria ed alla fornitura dell'energia elettrica dovrebbe inoltre garantire all’ente una compartecipazione agli utili derivanti dal servizio. Se dopo tutto questo ci sono degli utili, beh qualcosa non torna. Il prezzo a base di gara è fissato prendendo la media di tutte le spese sostenute per la pubblica illuminazione negli ultimi tre anni, su tale importo la ditta dovrà fare un ribasso ed inoltre dichiarare la percentuale di utili che verserà al Comune. Allora o la base di calcolo è sbagliata, oppure non vediamo proprio, come farà la ditta a garantire degli utili al comune. Non possiamo pensare che lo faccia per beneficenza al nostro paese. Sicuramente lo farà per un proprio tornaconto economico e ci chiediamo dove risparmiare?

Quarto, Il sindaco dice che la lista "Spiga di grano" ha utilizzato la questione della pubblica illuminazione e la lettera dell'elettricista comunale sig. Bitti per fare campagna elettorale. Il Sindaco sta utilizzando la stessa lettera del dipendente per dare in mano ad una ditta, per ora ignota, l'intera illuminazione pubblica di Falerone per 15 anni. Non ci sembra proprio uno scopo più nobile".

08/10/2004





        
  



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