Alessandro Sciarroni presenta da Ottobre 2007 ad Aprile 2008, a San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno e Pescara una serie di laboratori teatrali all'interno del progetto "Corpo Celeste 02#" rivolto ad allievi attori, attrici e performers. A San Benedetto il laboratorio si svolgerà come al solito presso gli spazi di Hopera Ballet in via dell'Airone, luogo di produzione della compagnia di danza diretta da Antonella Ascani, con i seguenti orari, ogni giovedì dalle 14.30 alle 16.00 (rivolto a bambini di scuole elementari e medie) dalle 16.30 alle 19.00 (per ragazzi e ragazze adolescenti), dalle 20.30 alle 23.00 (rivolto agli adulti).

Ad Ascoli Piceno l'evento si svolgerà presso la scuola di danza Bios, in via Ricci 19, il lunedì dalle 20.30 alle 23.00. Infine a Pescara "Corpo Celeste 02#" occuperà gli spazi della Scuola di Danza Artistic Center, in via Palermo 29/9, il martedì dalle 21.00 alle 23.30.

Corpo Celeste è un'esperienza di formazione teatrale che prende in considerazione i linguaggi della contemporaneità, attraverso la proposta di un percorso didattico intensivo. Fine del laboratorio è l'apprendimento delle tecniche vocali e corporee del lavoro dell'attore attraverso la pratica dell'esperienza artistica. Gli esercizi della recitazione prevedono la destrutturazione del linguaggio articolato e la ricomposizione dello strumento vocale originale (respirazione, fonazione, articolazione, emissione del suono/sillaba/parola, dizione, organizzazione musicale della frase), la disincrostazione del corpo dalle posture quotidiane e la produzione della bellezza (riallineamento ortogonale, individuazione del centro, drammaturgia della danza, allestimento del corpo scelto). É previsto, a fine laboratorio, un esito performativo aperto al pubblico tratto The waves di Virginia Woolf. Non è richiesta esperienza teatrale precedente.

Il lavoro di Sciarroni si articola in progetti monografici. Tutte le performance realizzate nel 2007 hanno avuto come riferimento iconografico G. FLAUBERT, Madame Bovary, (in "La Revue de Paris", Parigi, 1° ottobre-15 dicembre 1856) e la traduzione novecentesca che ne dà Giovanni Giudici all'interno della raccolta poetica La Bovary c'est moi (da Autobiologia, Milano, Monadadori 1969). A partire da queste drammaturgie l'artista crea i ritratti dei performer che mette in scena. La loro natura biologica e quella artistica, forniscono gli elementi per la composizione dello spettacolo che viene proposto al fruitore. La performance in sè non esiste senza i soggetti artistici che l'hanno composta. La materia non sussiste senza la drammaturgia dalla quale nasce.

Il testo di Woolf è privo di intreccio, la realtà è affatto interiore. "The waves" è, dice la scrittrice, il suo romanzo "mistico", "senz'occhi"."(...)Proviamo a tirarci fuori da queste acque. Ma mi si ammassano tutte sulla testa; le loro grandi spalle mi si stringono addosso; mi sballottano, mi buttano a terra; mi trovo distesa, tra queste lunghe luci, tra queste lunghe onde, questi vialetti senza fine, con tante persone che m'inseguono, m'inseguono" (Frammento da un monologo di Rhoda, Le onde, in "I capolavori di Virginia Woolf", Mondadori, Milano, 1994, p.564, trad. Di Giulio de Angelis).

La drammaturgia fornisce un enorme affresco iconografico che si esaurisce nell'arco di una giornata di sole. Si tratta di un libro estatico a partire dal quale verranno individuate le azioni che le identità mute (nel senso che non raccontano) riflettono.

Alessandro Sciarroni nel 2007 viene selezionato per iI Premio Internazionale della Performance che gli produce Your girl, ritratto performativo dell'attrice Chiara Bersani, in concorso alla III edizione della manifestazione, Dro, Centrale Fies. All'interno del progetto su Madame Bovary realizza If I was your girlfriend, performance teatrale che debutta all'interno del Campo di Atletica leggera di Porto d'Ascoli. Tra il 1998 e il 2006 partecipa in qualità di attore e performer ai principali allestimenti, performance, movies e videoart della compagnia Lenz Rifrazioni: una delle realtà più interessanti nel panorama della ricerca teatrale italiana.

All'interno del progetto monografico della compagnia sull'autore spagnolo Pedro Calderón de la Barca, riveste il ruolo di protagonista negli spettacoli teatrali La vita è sogno (2003), Il magico prodigioso (2004) e Il principe costante (2006). Per queste interpretazioni, viene segnalato dalla critica teatrale italiana e straniera come sensibile interprete della nuova scena contemporanea (Franco Quadri, Gianni Manzella, Valeria Ottolenghi...). Alcuni degli spettacoli a cui partecipa vengono presentati all'interno di festival italiani e internazionali (Il Cairo, Salamanca, Almagro, Almeria, Madrid, Napoli, Milano, Roma...).