Dal Responsabile Provinciale Confesercenti dei Pubblici Esercizi e Commercio, Cav. Giacomo Sciarra, riceviamo e pubblichiamo:

Per l’ennesima volta dobbiamo informare i nostri associati dell’atteggiamento provocatorio e qualunquista di SCF, difatti ci risulta che arrivano lettere di diffida ed intimazioni al pagamento da parte di società di recupero crediti, per conto di SCF. Nella maggior parte degli esercizi commerciali, la musica di sottofondo(utilizzata non ai fini di lucro) è quella trasmessa attraverso radio o televisione, sulla quale l’equo compenso è già pagato dalle emittenti.

Facciamo inoltre presente che in assenza di regolamento previsto dall’art.73 bis comma 2, L.D.A. e della mancata determinazione di preciso importo da versare, il compenso richiesto da SCF non è esigibile, quindi pretestuoso e vessatorio. La Confesercenti non ha mai sottoscritto convenzioni con SCF, a differenza di altre Associazioni, che vincolano il pagamento dell’equo compenso ex art. 73 Bis per tutelare i i propri associati.

La Confesercenti ha dato mandato ad uno studio Legale, che ha proceduto ad inviare ad SCF una lettera di formale diffida. Ribadiamo pertanto ai nostri associati di attività commerciali e turistiche, di non pagare nulla né al ricevimento di bollettini, né tantomeno alla società di recupero credito.

Quindi rivolgetevi ai nostri uffici per ulteriori informazioni.