A una marchigiana la borsa di studio Cera di Cupra
Milano | Premiato lelaborato di Marta Zura-Puntaroni, settempedana allUniversità di Siena.
Michela Pereira, Marta Zura-Puntaroni, Monica Pasetti
Marta Zura-Puntaroni, studentessa di Sanseverino alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena, ha vinto la borsa di studio Cera di Cupra, istituita dalla Farmaceutica Dottor Ciccarelli per i 50 anni del prodotto di bellezza voluto dal dottor Nico Ciccarelli, originario di Cupramarittima.
Al premio messo in palio dallo storico marchio associato alla bellezza femminile hanno aderito quattro tra le più prestigiose università di studi umanistici italiane: la LUISS di Roma, la Cattolica di Milano, Sociologia di Trento e l'Università degli Studi di Siena, per una borsa di studio del valore di 10mila euro per ogni polo di studi.
Il fine dell'intervento del 2008, che segue il tema "50 anni dalla parte delle donne" dell'anno scorso, è stato capire l'evoluzione dell'universo femminile, focalizzandosi sul tema delle pari opportunità, per comprendere il vissuto e la quotidianità della donna nel suo rapporto con il mondo del lavoro, con la famiglia e le contraddizioni della nostra società. Per partecipare al concorso, le giovani studentesse hanno presentato un breve scritto, commentando in modo originale, creativo e femminile delle frasi di importanti donne della cultura contemporanea, come Oriana Fallaci, Simone De Beauvoir o Charlotte Whitton.
L'Università di Siena, dietro l'interessamento della docente di Storia della Filosofia medievale Michela Pereira, ha partecipato con la facoltà di Lettere e Filosofia. Lo scritto di Marta Zura-Puntaroni è stato giudicato il migliore tra le diverse decine di elaborati presentati da una commissione composta da docenti universitari (Michela Pereira, Roberto Cotroneo, Elena Marta Barbara Poggio), giornalisti (Maria Vittoria Pozzi di Vogue Italia) e da una donna dell'azienda (il direttore generale Monica Pasetti, nipote di quel Nico Ciccarelli che creò la nota crema di bellezza).
La frase vincente scelta dalla Zura-Puntaroni era «Non si nasce donna, si diventa», di Simone De Beauvoir. Il testo, che insieme con quello di tutti i finalisti è in via di pubblicazione, è stato premiato per la capacità di raccontare il «delicato momento del diventare donna con gli occhi dell'adolescente che, tra cambiamenti fisici, insicurezze e tentativi di affermare se stessa, scopre di essersi trasformata».
Il 12 novembre a Milano, presso il Circolo della Stampa, alla presenza della giuria, di studiose della condizione femminile nella società, di donne imprenditrici e di protagoniste del mondo dello spettacolo sono state premiate le studenti vincitrici.
Al premio messo in palio dallo storico marchio associato alla bellezza femminile hanno aderito quattro tra le più prestigiose università di studi umanistici italiane: la LUISS di Roma, la Cattolica di Milano, Sociologia di Trento e l'Università degli Studi di Siena, per una borsa di studio del valore di 10mila euro per ogni polo di studi.
Il fine dell'intervento del 2008, che segue il tema "50 anni dalla parte delle donne" dell'anno scorso, è stato capire l'evoluzione dell'universo femminile, focalizzandosi sul tema delle pari opportunità, per comprendere il vissuto e la quotidianità della donna nel suo rapporto con il mondo del lavoro, con la famiglia e le contraddizioni della nostra società. Per partecipare al concorso, le giovani studentesse hanno presentato un breve scritto, commentando in modo originale, creativo e femminile delle frasi di importanti donne della cultura contemporanea, come Oriana Fallaci, Simone De Beauvoir o Charlotte Whitton.
L'Università di Siena, dietro l'interessamento della docente di Storia della Filosofia medievale Michela Pereira, ha partecipato con la facoltà di Lettere e Filosofia. Lo scritto di Marta Zura-Puntaroni è stato giudicato il migliore tra le diverse decine di elaborati presentati da una commissione composta da docenti universitari (Michela Pereira, Roberto Cotroneo, Elena Marta Barbara Poggio), giornalisti (Maria Vittoria Pozzi di Vogue Italia) e da una donna dell'azienda (il direttore generale Monica Pasetti, nipote di quel Nico Ciccarelli che creò la nota crema di bellezza).
La frase vincente scelta dalla Zura-Puntaroni era «Non si nasce donna, si diventa», di Simone De Beauvoir. Il testo, che insieme con quello di tutti i finalisti è in via di pubblicazione, è stato premiato per la capacità di raccontare il «delicato momento del diventare donna con gli occhi dell'adolescente che, tra cambiamenti fisici, insicurezze e tentativi di affermare se stessa, scopre di essersi trasformata».
Il 12 novembre a Milano, presso il Circolo della Stampa, alla presenza della giuria, di studiose della condizione femminile nella società, di donne imprenditrici e di protagoniste del mondo dello spettacolo sono state premiate le studenti vincitrici.
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14/11/2008
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