Durante i controlli il ragazzo palesava subito un evidente nervosismo tale da insospettire gli agenti. Dal controllo successivo l'albanese risultava essere pregiudicato per reati in materia di stupefacenti. Lo stesso, visti i precedenti, è stato poi sottoposto a perquisizione personale estesa anche alla autovettura, la quale ha permesso di rinvenire, occultato nella maglieria intima, un involucro di cellophane sigillato a fuoco contenente cocaina.

Successivamente gli agenti del commissariato si sono recati a Monsampolo del Tronto, presso l'abitazione dell'albanese, dove hanno effettuato una perquisizione domiciliare. Proprio grazie ad essa sono stati rinvenuti, in diversi punti della casa, alcuni involucri anch'essi contenenti cocaina, un bilancino di precisione e quattro involucri di mannitolo (sostanza da taglio), oltre un foglio dove il malvivente annotava le entrate e le uscite della sua lucrosa attività.

La perquisizione molto accurata è riuscita anche a scovare, sotto un mattone, la somma di 3mila euro provento di spaccio, anch'essa sequestrata. In tutto sono stati trovati 250 g di cocaina pura.

L'albanese è stato arrestato per spaccio di stupefacenti ex art 73 dpr 309/90 e messo a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Dr. Carmine Pirozzoli presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto.