"La risposta del Sindaco alle nostre osservazioni sui lavori di Palazzo “Condivi”, che leggiamo sulla stampa, ha tutta l’aria di chi, colto nel vivo, reagisce con argomentazioni così poco convincenti da non accorgersi nemmeno di darsi la “zappa sui piedi”.

Le nostre considerazioni infatti riguardavano soltanto quell’orrido scivolo esterno, che anche se dovesse essere approvato con buona dose di tolleranza  e di condiscendenza da parte della Sovrintendenza, rimane sotto gli occhi di tutti una vera porcheria estetica e per giunta niente affatto funzionale. Noi non siamo entrati nel merito dell’utilizzo.

Il bello è però che il sindaco dice di ripristinare quel locale per lo sviluppo del commercio, per dare incremento e incentivo alla economia del paese e per facilitare i compratori. Noi non facevamo considerazioni di questo genere, ma  la realtà è  che si abbandona uno spazio aperto, vasto, attrezzato, accessibile a tutti, funzionale sotto ogni aspetto per adibire a mercato un bugigattolo angusto dove l’ingresso lo si è dovuto inventare e dove entrano persone da contare sulle dita di una  mano sola.

Tutto ciò il sindaco lo chiama incremento e sviluppo.Affascinati da tale logica, non ci interessa più neanche il parere estetico della Sovrintendenza sullo scivolo esterno.Se però adesso anche altri volessero costruirsi simili comodità di accesso, che farà il sindaco? Sarà evidentemente obbligato a concedere ogni licenza in tal senso".

E sul Bilancio il Gruppo replica: "Bilancio pubblicitario....lo è senz’altro, PARTECIPATIVO un po’ meno giacché potrebbe esserlo solo se il sindaco fosse un po’ più partecipe al quotidiano oltre alle ufficialità.

Ciò perché anche le assemblee zonali rischiano di non uscire dal populismo propagandistico tipico di una certa parte politica e di cadere nella più assoluta sterilità di fatto.E la prova palpabile sta nella tornata precedente di tali “democratiche” partecipazioni, quando in realtà nulla fu posto in discussione di quanto era già approvato. Anzi alcuni cittadini che inoltrarono richieste e considerazioni si sentirono rispondere a viva voce, senza neanche un minimo di discrezione diplomatica, che quello che era stato stabilito era ormai da considerare definitivo giacché non si poteva stare tanto a discutere. Se la ricorda l’assessore al bilancio “democratico di sinistra-margherita” tale “democraticissima” uscita?

Dunque, nella piena libertà di tenere tutte le riunioni che vuole, l’amministrazione pensi un po’ meno a dire e un po’ di più a fare. Basta guardarsi intorno con interesse e partecipazione per capire che ce n’è tanto bisogno.

* Gruppo Comunale "Ripatransone Città Amica"