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Soppressione linee collegamento della Tirrenia tra Albania e Montenegro da e per il porto di Ancona

| ANCONA - Il presidente D'Ambrosio ha scritto ai ministri Tremonti e Lunardi per chiedere che il porto di Ancona non sia penalizzato nei collegamenti con l'altra sponda dell'Adriatico.

"Il 28 ottobre 2003, la Tirrenia s.p.a. – scrive D'Ambrosio nella lettera - ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti una ipotesi per la programmazione dei collegamenti per le linee convenzionate, relative all'anno 2004, che prevede un forte disimpegno da Ancona.

Attualmente l'Adriatica (gruppo Tirrenia) utilizza le navi (Palladio ed Egitto Express), garantendo collegamenti bisettimanali per la Croazia, il Montenegro e quadrisettimanali per l'Albania, con arrivo e partenza dal porto di Ancona.

Il progetto prevede la vendita delle predette navi e la sostituzione di esse con una sola nave della Tirrenia, mantenendo conseguentemente solo la linea con la Croazia ed abolendo i collegamenti con il Montenegro e l'Albania.

Il porto di Ancona non avrebbe, quindi, più alcun collegamento con Montenegro ed Albania, che pure rappresenta una quota non poco rilevante del segmento traghetti per l'economia dello scalo.

In tal senso sono state espresse vive preoccupazioni da parte delle categorie imprenditoriali e portuali per le conseguenti ricadute di forte impatto negativo per le realtà economiche regionali, considerato l'interscambio commerciale con i paesi dell'area balcanica.

Al riguardo va evidenziato che i dati di traffico marittimo, rilevati dalla Autorità portuale di Ancona sulla sola linea quadrisettimanale Ancona/Durazzo (Albania), assicurata unicamente dall'Adriatica di Navigazione s.p.a., sono i seguenti:

-          Anno 2002: 78.320 passeggeri, 9.150 veicoli commerciali, 16.429 autovetture;

-          Anno 2003 (periodo gennaio/ottobre): dato rilevato per i soli passeggeri 74.617, con precisione dicembre 2003 di un trend di crescita pari al 12%.

I dati sopra citati confermano l'inesistenza di eventuali preoccupazioni di calo della domanda di trasporto con l'Albania dal porto di Ancona.

Gli stessi dati, acquisiti presso l'Autorità Portuale di Ancona, sulla linea Ancona/Bar (Montenegro) con una sola partenza settimanale, risultano essere per l'anno 2002 i seguenti: 15.500 passeggeri, 4.200 vetture, 1.700 veicoli commerciali.

Per quanto attiene la questione circa la procedura comunitaria in atto, la stessa "Relazione sulla gestione dell'esercizio 2002 di Adriatica Navigazione s.p.a.", approvato nell'aprile 2003, non evidenzia alcun problema in tal senso.

Peraltro, l'Adriatica, ove fosse soppresso lo scalo di Ancona, continuerebbe ad operare con linee di collegamento con l'Albania da e per il porto di Bari, con una quota di mercato (riferita ai dati ufficiali del 2002) del trasporto marittimo pari al 71% dei passeggeri trasportati e del 57% delle merci su camion.

Vale, anzi, rappresentare la palese discrasia tra l'iniziativa di sopprimere lo scalo di Ancona e gli intendimenti governativi di implementare le autostrade del mare, attraverso un alleggerimento del trasporto terrestre."

"Il porto di Ancona – conclude D'Ambrosio - sarebbe in tal modo fortemente penalizzato nei confronti dello scalo di Bari, ove la Tirrenia ha già venduto la M/N "Sansovino" alla Siremar, sostituendola con la M/N "Domiziana" in line Bari/Durazzo con capacità garage e passeggeri ben superiore, mentre è prevista nei prossimi mesi la sostituzione della M/N "Laurana" (gemella della Sansovino) con la M/N "Emilia" (gemella della Domiziana) con ulteriore raddoppio di capacità di trasporto merci e passeggeri.

Alla luce di quanto sopra si ritiene necessario in primo luogo mantenere invariati gli itinerari da Ancona per la Croazia, il Montenegro e l'Albania mediante l'utilizzo delle navi "Palladio" ed "Egitto Express", attualmente in servizio nel porto di Ancona.

Nell'ipotesi progettata da Tirrenia s.p.a. di vendita della M/N "Egitto Express" (costruzione 1974) e sostituzione contestuale (peraltro prevista nel Documento del 28/10/ u.s.) con la nave ex Tirrenia, è indispensabile lasciare comunque invariati gli itinerari, anche allo scopo di valutare i risultati effettivi derivanti dall'impiego della nave ex Tirrenia, di maggiore capacità di trasporto e di più elevata velocità.

29/11/2003





        
  



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