"Difendiamo il nostro latte dalla concorrenza sleale"
Ancona | Quattrocento allevatori marchigiani hanno manifestato questa mattina a Brescia con Coldiretti Marche.
Quattrocento allevatori della nostra regione hanno manifestato oggi con Coldiretti Marche a Brescia per difendere il latte marchigiano. "In questo territorio si produce latte di elevata qualità - ha spiegato il presidente Giannalberto Luzi -, ed è per questo che non possiamo accettare la concorrenza sleale di chi, in altre parte d'Italia, produce al di fuori dei circuiti ufficiali e non offre certezze in termini di sicurezza alimentare a danno dei consumatori".
Una situazione che ha messo fuori mercato molte aziende considerato che più del 50 per cento delle imprese di allevamento sono situate in zone montane e svantaggiate del Paese, dove svolgono una fondamentale funzione di presidio del territorio e di protezione rispetto ai dissesti idrogeologici.
"La Organizzazione Comune di Mercato del latte sarà presto rivista - ha sottolineato il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli -, ma prima è necessario dare piena applicazione alle procedure di riscossione dei prelievi nei casi di superamento della quota. Su questi temi della legalità, Coldiretti è, e sarà sempre, in prima linea perché ritiene che non ci possa essere un' agricoltura sana e sicura al servizio dei cittadini consumatori senza il rispetto della legge".
La Coldiretti chiede dunque di procedere con rigore ai controlli previsti dalla 119/2003 e dalle normative sanitarie e fiscali; attivare le procedure previste dall'articolo 1 della legge 119/2003 per il recupero delle somme dovute a titolo di superprelievo; sensibilizzare gli uffici giudiziari affinché sia posta la dovuta attenzione nella valutazione del reale contenuto dei ricorsi attribuiti per legge alla esclusiva giurisdizione dei Tar; garantire e supportare la costituzione dell'Agea e delle Regioni nei giudizi pendenti dinnanzi alla magistratura assicurando che la difesa venga garantita con adeguate professionalità in grado di ottenere la rapida definizione delle controversie; provvedere all'immediata sospensione della corresponsione di qualsiasi aiuto o altra erogazione di natura pubblica, per i soggetti che non hanno rispettato i quantitativi individuali di produzione lattiero casearia e che hanno aperto un contenzioso con la Pubblica Amministrazione
Una situazione che ha messo fuori mercato molte aziende considerato che più del 50 per cento delle imprese di allevamento sono situate in zone montane e svantaggiate del Paese, dove svolgono una fondamentale funzione di presidio del territorio e di protezione rispetto ai dissesti idrogeologici.
"La Organizzazione Comune di Mercato del latte sarà presto rivista - ha sottolineato il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli -, ma prima è necessario dare piena applicazione alle procedure di riscossione dei prelievi nei casi di superamento della quota. Su questi temi della legalità, Coldiretti è, e sarà sempre, in prima linea perché ritiene che non ci possa essere un' agricoltura sana e sicura al servizio dei cittadini consumatori senza il rispetto della legge".
La Coldiretti chiede dunque di procedere con rigore ai controlli previsti dalla 119/2003 e dalle normative sanitarie e fiscali; attivare le procedure previste dall'articolo 1 della legge 119/2003 per il recupero delle somme dovute a titolo di superprelievo; sensibilizzare gli uffici giudiziari affinché sia posta la dovuta attenzione nella valutazione del reale contenuto dei ricorsi attribuiti per legge alla esclusiva giurisdizione dei Tar; garantire e supportare la costituzione dell'Agea e delle Regioni nei giudizi pendenti dinnanzi alla magistratura assicurando che la difesa venga garantita con adeguate professionalità in grado di ottenere la rapida definizione delle controversie; provvedere all'immediata sospensione della corresponsione di qualsiasi aiuto o altra erogazione di natura pubblica, per i soggetti che non hanno rispettato i quantitativi individuali di produzione lattiero casearia e che hanno aperto un contenzioso con la Pubblica Amministrazione
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29/11/2007
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