Approderà «in questi giorni in Senato», per essere affidata alla commissione affari costituzionali, la proposta di legge per l' istituzione della nuova Provincia di Fermo. Lo ha annunciato questa mattina a Fermo il sen. Luciano Magnalbò, vicecapogruppo di An, membro della stessa commissione, che potrebbe essere relatore del provvedimento.

Magnalbò ha sottolineato che l' approvazione alla Camera dimostra che «esisteva ed esiste una volontà politica di portare a compimento questo progetto». «Ora siamo a metà percorso - ha aggiunto - e il progetto va realizzato secondo vie istituzionali e senza manifestazioni di piazza». Anche per questo l' esponente di An non ha fatto previsioni sui tempi necessari per l' approvazione definitiva: «credo che questo risultato si possa raggiungere entro l' anno, ma se si arriverà a gennaio o febbraio non cambierà nulla». Tra le varie possibilità, c' è anche quella di un pronunciamento delle commissione in sede legiferante, senza il passaggio in aula, che però richiede l' unanimità di tutti i partiti. Il senatore di An vorrebbe evitare «ogni forzatura» e comunque – ha  annunciato - «respingeremo ogni emendamento in modo da evitare il ritorno alla Camera».

Magnalbò ha ricordato l' impegno di An per la nuova Provincia: «tutti hanno citato il discorso di Violante ed è vero che ha fatto votare il gruppo Ds, ma senza il lavoro del sottoscritto per la copertura con continui contatti tra il ministero e il sottosegretario Morgola in commissione, non si sarebbe fatto nulla». Poi, un ringraziamento al ministro per i rapporti con il Parlamento Giovanardi, che ha iscritto a ruolo la proposta, al consigliere regionale di An Franca Romagnoli e al sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, per ribadire che «il merito non è della destra, nè della sinistra, nè del centro, ma di chi ha lavorato».    Per il futuro, il senatore ha invitato a considerare il nuovo ente «una Provincia vera», che dovrà agire in una logica di equilibrio territoriale, tenendo conto delle istanze di tutti i sindaci, «senza dare tutto alla costa o al capoluogo».

Di seguito ha ammonito: «Non siamo nemici di Ascoli  anzi, in futuro dovremo essere molto amici, perchè le due Province daranno più forza al Piceno». Al Senato il voto del gruppo di An dovrebbe essere compatto e favorevole, forse «con l' eccezione dei cinque parlamentari della Destra sociale, così come erano della Destra sociale i deputati, compreso l' on. Conti, che si sono pronunciati contro la nuova Provincia a Montecitorio». Dal canto loro, Romagnoli e Di Ruscio vorrebbero «tempi brevi» per arrivare al sì definitivo al nuovo ente. «Anche per evitare lacerazioni» ha rilevato Franca Romagnoli, che prevede condizioni più facili al Senato, «almeno per quello che riguarda il gruppo di An, mentre per gli altri non so. Comunque si tratta di una partita in due tempi», che non si è ancora conclusa.