Con sconcerto ho letto sul Messaggero del 5/11/06 la notizia di false iscrizioni al partito della Margherita, in un comune della nostra provincia. Come coordinatore, sono in attesa di ricevere dalla commissione di garanzia e di controllo del tesseramento, copia dell’esposto inviato direttamente a Roma; comunque mi sono già attivato per acquisire notizie attendibili e per convocare una direzione straordinaria e urgente. In quella sede verranno approfonditi i fatti e definite le azioni del partito su questa imbarazzante questione. Qualora i riscontri,che faremo con serietà e responsabilità, risultassero inconfutabili, ritengo si dovrà procedere,così come prevede il regolamento del partito,con l’immediata espulsione degli eventuali responsabili.

Dal 06/02/05,da quando si è insediato il coordinamento della quinta provincia marchigiana, la Margherita fermana ha lavorato seriamente per radicarsi nel territorio, raggiungendo anche buoni risultati,vedi l’elezione di un consigliere regionale. E’ comunque evidente che c’è ancora molto da lavorare; ritengo che la seria impostazione iniziale che ci siamo dati, abbia creato una base di militanti seri e competenti,impegnati nel territorio ai vari livelli. La stessa campagna di tesseramento è stata portata avanti in maniera rigorosa; ciò giustifica anche il non elevatissimo numero degli aderenti. Forse qualcosa è sfuggito: con serenità e con la determinazione giusta, esamineremo le carte, che ancora non mi sono pervenute, e faremo luce sui fatti e prenderemo le decisioni conseguenti.

In questi primi mesi di attività autonoma, è indubbio che verso la Margherita fermana, da parte di qualche personaggio di altri territori, si sono avuti dei comportamenti mirati dapprima a impedire la ratifica regionale dell’autonomia del partito nella nuova provincia marchigiana; poi, mirati a ostacolarne l’azione di radicamento nel territorio.Ciò grazie anche a qualche sponda locale,con il fine di rendere la nostra giovane provincia terra di facile conquista politica. Con correttezza, rispetto e senza polemiche,abbiamo cercato di arginare questi tentativi; soprattutto grazie al lavoro serio delle donne e degli uomini che si impegnano nel partito e nelle istituzioni,che si rivedono coerentemente nella nuova organizzazione autonoma che democraticamente è stata ottenuta e che il partito nazionale già dall’inizio riconosce ufficialmente.

Nella nostra indagine,verificheremo se queste azioni esterne possano aver giocato un ruolo ispiratore su questa delicata faccenda. Oltre all’amarezza e l’indignazione per questo episodio,colgo l’occasione invece per esprimere soddisfazione per l’approvazione all’unanimità,da parte della direzione nazionale della Margherita,del nuovo regolamento sui congressi,(che ha già portato all’espulsione di alcuni responsabili di scorrettezze nei tesseramenti). Ritengo si sia imboccata la strada giusta: una strada che sta dando anche la spinta a chi crede nel partito, a segnalare coloro che invece continuano a usare vecchi metodi che invece lo screditano,e che allontanano la gente dalla politica,soprattutto i giovani. I futuri impegni amministrativi e politici,dalla costruzione della nuova provincia al percorso verso il partito democratico,vedranno in prima fila, un partito fermano serio e pronto a lavorare:forse con qualche tessera in meno ma sicuramente con serietà e responsabilità in più. Questo increscioso fatto non potrà che confermare l’impostazione seria del partito,che proprio perché seria,diventa naturalmente non comoda a tutti.

*coordinatore provinciale Margherita