Ex Sadam: un compromesso è possibile
Fermo | A sostenerlo alcuni esponenti del Prc fermano, secondo i quali creazione di nuovi posti di lavoro e tutela ambientale non si escludo a vicenda.
di Redazione
Esponenti del Prc di Fermo ed alcuni giornalisti
Nuovo capitolo nella diatriba sulla riconversione dello zuccherificio Sadam. A prendere la parola, stavolta, il direttivo di Rifondazione Comunista, che ieri mattina ha convocato una conferenza stampa.
Dopo un commosso ricordo di Quinto Antinori, ex segretario della Federazione di Fermo, di cui lo scorso 6 novembre è ricorso il primo anniversario dalla morte, l'attuale segretario di Federazione, Giorgio Pierangeli, ha iniziato ad illustrare la situazione. “Si è sviluppato – ha sostenuto – un teatrino mediatico intorno alla questione Sadam e le poche volte la politica fermana ha tentato di affrontare il problema l’ha fatto puntando l’attenzione su un apparente conflitto tra tutela dell’ambiente e lavoro”.
La questione non è di poco conto. “Il problema – ha continuato Pierangeli – riguarda soprattutto l’opinione pubblica, animata da sentimenti contrapposti: da un lato i cittadini che si sono attivati per difendere l’ambiente sono stati tacciati come nemici dei lavoratori, dall’altro coloro che hanno tentato di tutelare il diritto al lavoro sono stati accusati di non prendere in adeguata considerazione la questione ambientale.”
Secondo il Prc, invece, i due aspetti non si escludono a vicenda ed è anzi possibile una condivisione di intenti. “Esiste una reale possibilità di far andare di pari passo lavoro ed ambiente, essendo due pedine fondamentali di una battaglia di civiltà”, hanno ripetuto più volte i membri della formazione.
Per il consigliere di minoranza, Andrea Morroni, alla base della questione ci sono una conoscenza poco approfondita della situazione e la mancanza di progetti ben strutturati che possano fungere da alternativa.
Il Partito, contrario alla collocazione della Ned Silicon all’interno dell’area Sadam "perché in cambio di alti costi di produzione genererebbe pochi posti di lavoro, per di più a tempo determinato", propone un’altrnativa: la costruzione di un parco tecnologico per il territorio della nuova provincia che, attraverso il risanamento dell’area, sarebbe in grado di coniugare nuovi posti di lavoro e rispetto dell’ambiente.
E il cerchio si chiude. La Sadam ha a disposizione quattro anni per procedere allo smantellamento dell’area, ma la resa operativa della Provincia fermana dovrebbe avere tempi molto più brevi.
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09/11/2008
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